Coronavirus: in Cina i cinema chiudono e l'industria cinematografica va in tilt

Il virus dalla Cina sta mettendo in ginocchio anche il cinema cinese: a causa dell'epidemia da Coronavirus le sale chiudono e le uscite dei film vengono posticipate.

La Cina ha deciso di chiudere tutti i suoi cinema e ha cancellato le uscite di numerosi film a causa dello problema legato al coronavirus, che sinora ha fatto 106 morti nel Paese asiatico con più di 3000 persone contagiate in tutto il mondo. A causa di questa grave problematica gli studi cinematografici cinesi hanno deciso di rinviare volontariamente le uscite di diversi titoli in arrivo nelle sale, sopratutto quelli che avrebbero attirato grandi folle per via delle vacanze del Capodanno lunare, iniziato il 25 gennaio.

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Senza nessun film da proiettare e cercando di contribuire a non diffondere il virus, le catene cinematografiche cinesi hanno deciso di chiudere oltre 70.000 cinema in tutto il Paese. A complicare le cose ci si mette proprio il Capodanno lunare; nel primo week-end di vacanza dello scorso anno le sale incassarono circa 360 milioni di dollari, mentre quest'anno ci si è fermati a soli 2 milioni.

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Titoli quali Detective Chinatown 3 e il film sportivo Leap sono stati posticipati a tempo indeterminato; il governo cinese non intende permettere che i film vengano distribuiti in altri Paesi prima della distribuzione in Cina, e in queste settimane lavorerà per cercare di debellare il Coronavirus. I cinema potrebbero rimanere chiusi fino alla fine di febbraio. I funzionari sanitari consigliano le persone di evitare luoghi affollati, come possono essere i cinema. Un grave danno per il secondo mercato cinematografico più ampio al mondo dopo gli Stati Uniti.