Tempi duri per Affari Tuoi. Lo show del preserale di Rai 1 e condotto da Stefano De Martino può anche essere il re degli ascolti - ormai più di sei milioni a puntata - ma non si placano i pettegolezzi che lo vogliono un programma dal meccanismo poco chiaro. Solo di recente, in servizio di Striscia la Notizia, sono state evidenziate le sue incongruenze e ora, in una nota, il Codacons fa sapere che vorrebbe fare chiarezza sulla questione.
Affari Tuoi e la denuncia da parte del Codacons: cosa sta succedendo
C'è sempre stata grande attenzione in merito alle vincite del programma di Rai 1 e, in passato, è stata proprio Striscia la Notizia che ha alzato il velo su questo aspetto. L'ultimo servizio andato in onda su Canale 5 in cui ha parlato di vincite pilotate e dove ci sarebbe un budget stanziato per ogni puntata, ha fatto aguzzare le orecchie del Codacons che, ora, dopo aver preso di mira il Grande Fratello, vorrebbe vederci chiaro anche sul programma dei pacchi.
Nel corso della giornata di lunedì 24 marzo sarebbe stato presentato un esposto alla procura della Repubblica di Roma ipotizzando addirittura un reato di truffa aggravata per Affari Tuoi. Il comunicato del Codacons è ben preciso su ciò che ha intenzione di fare. "Il Codacons ha presentato un esposto ad Agcom, Antitrust e Procura della Repubblica di Roma in merito ad una dubbia condotta perpetrata nell'ambito del programma televisivo di Raiuno, Affari tuoi", si legge. "Da un'indagine del tg satirico "Striscia la notizia" sembrerebbe che nella nuova edizione di "Affari tuoi" le vincite sarebbero pilotate per rispettare il budget previsto per tutta l'edizione".

Ma non è tutto. "Se le vincite e le perdite fossero effettivamente pilotate attraverso una presunta strategia allora sussisterebbero gli estremi sia di una pratica commerciale scorretta sia di una truffa aggravata", continua il comunicato. "La prima infatti si configurerebbe nel fatto che una pratica commerciale è scorretta se tenuto conto di tutte le caratteristiche e circostanze del caso, induce o è idonea ad indurre in errore il consumatore medio."
E aggiunge: "Lo stesso potrebbe ipotizzarsi per il reato di truffa aggravata, ovvero se le vincite e le perdite fossero effettivamente pilotate è chiaro che sussisterebbero degli artifizi e raggiri che indurrebbero i concorrenti a perdere delle somme con connesso profitto per la RAI che non sforerebbe nel proprio budget dedicato alla trasmissione". Non resta che aspettare i prossimi risvolti.