Clemente Russo: il suo matrimonio trash con Laura Maddaloni (FOTO)

Clemente Russo, medaglia d'argento di pugilato alle Olimpiadi di Pechino, e Laura Maddaloni sono convolati a notte nel dicembre del 2008.

Clemente Russo, medaglia d'argento nei pesi massimi alle Olimpiadi di Pechino nonché concorrente del reality La Talpa, nel 2008 sposò la judoka Laura Maddaloni presso l'abbazia di San Gennaro a Cervinara. Tutti, ancora oggi, si ricordano le foto del loro matrimonio trash a causa dei peculiari abiti disegnati dallo stilista napoletano Gianni Molaro, che all'epoca aveva annunciato: "Sarà un matrimonio molto chic, all'insegna della luminosità ed energia".

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Gli sposi, per la scelta dei loro abiti, si affidarono allo stilista partenopeo che creò dei look molto originali anche se leggermente "vistosi". Molaro, artista-stilista napoletano come ama definirsi, disegnò per Clemente un dandy inglese, mentre per Laura due abiti: uno da cerimonia e un altro "da castello" per la festa di ricevimento.

Un frac color panna, cilindro, tuba e bastone con pomello di cristallo per lo sposo. Lo stilista, a proposito dell'abito di Clemente da lui creato per l'occasione, dichiarò: "Grazie alla mia arte Russo sarà un vero dandy inglese. Credo che in questo momento di crisi economica internazionale, la creatività ed i sogni possano aiutarci."

L'abbazia in cui si sono sposati Russo e la Maddaloni avrebbe dovuto ospitare la sfilata dell'artista che poi fu annullata per via della campagna di comunicazione ideata per presentare la collezione 2008. Sui manifesti, infatti, venne raffigurato un modello inchiodato su una croce rappresentante Cristo e Gianni accanto ad un manichino raffigurante una donna in abito da sposa.

Provocazioni estreme quelle di Molaro, simili a quella che ebbe luogo durante la fiera "Tutto Sposi" alla Mostra d'Oltremare quando nel suo stand Gianni fece allestire un manichino in abito da sposa che sfilava virtualmente vicino ad un cumulo di spazzatura con sopra un cartello scritto e firmato dallo stilista che recitava: "Dalla sofferenza di un popolo nasce l'arte della vita."