La Cineteca di Bologna conquista The New Yorker: la prestigiosa rivista le dedica uno speciale di 8 pagine

Una delle più stimate riviste d'America con sede a New York ha dedicato uno speciale alla Cineteca nel suo ultimo numero, un riconoscimento a un'eccellenza italiana

La Cineteca di Bologna

La Cineteca di Bologna è l'oggetto principale di uno speciale che compare nell'ultimo numero della prestigiosa rivista The New Yorker.

Otto pagine del nuovo numero, firmate dal critico Anthony Lane, raccontano Bologna e la sua Cineteca come un "paradiso ritrovato". Il prestigioso settimanale americano ha dedicato un ampio reportage alla 39ª edizione del festival Il Cinema Ritrovato, andata in scena lo scorso giugno, e al cuore pulsante del suo lavoro: il laboratorio di restauro L'Immagine Ritrovata.

Lane apre il suo viaggio con un'immagine molto incisiva: "Se i film fossero persone, straniere o italiane, Bologna è il luogo dove vorrebbero vivere". Da lì, il racconto si snoda tra i corridoi del laboratorio e le serate indimenticabili in Piazza Maggiore.

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La homepage del reportage sul sito del New Yorker

Il Cinema Ritrovato in Piazza Maggiore e l'omaggio a Chaplin

Una delle più evocative, quella d'apertura, ha visto migliaia di spettatori sotto le stelle assistere alla proiezione in 70mm di Incontri ravvicinati del terzo tipo di Steven Spielberg. Lane descrive quel momento come una dissolvenza tra realtà e finzione: la folla in piazza che osserva il cielo si specchiava in quella sullo schermo, pronta quasi ad accogliere davvero la maestosa nave madre.

Fantozzi fa ritorno sul grande schermo grazie alla Cineteca di Bologna, RTI e Mediaset Infinity, ecco quando Fantozzi fa ritorno sul grande schermo grazie alla Cineteca di Bologna, RTI e Mediaset Infinity, ecco quando

"Far parte di una folla trepidante, avvolta dal caldo buio illuminato dalle stelle, che guardava un'altra folla - gli scienziati che si riuniscono nel momento culminante di Incontri ravvicinati del terzo tipo per osservare il cielo - significava sentire dissolversi la membrana che separava il film dagli spettatori. Se la nave madre che si alza alla fine, splendente come una giostra da luna park, fosse apparsa da dietro lo schermo e avesse continuato il suo viaggio nei cieli italiani, io, per quanto mi riguarda, non ne sarei stato minimamente sorpreso".

Non poteva mancare l'omaggio a Charlie Chaplin, nel centenario de La febbre dell'oro, festeggiato con una proiezione-evento sempre in Piazza Maggiore, accompagnata dall'Orchestra del Teatro Comunale. Un anniversario che il critico americano ha colto per raccontare anche il lungo e meticoloso lavoro della Cineteca sull'opera del grande cineasta. Il reportage è anche un ritratto della città: dai portici Patrimonio UNESCO alla Basilica di San Petronio, fino al celebre Compianto di Niccolò dell'Arca custodito a Santa Maria della Vita. E, con sguardo leggero, Lane non dimentica un assaggio dei gelati bolognesi, a suggellare un itinerario che unisce cinema, storia e piaceri quotidiani.