Cinema Accorsi: l'intervista speciale all'attore stasera su SkyTG24

Stefano Accorsi si racconta a Cinema Accorsi, il nuovo appuntamento di Stories, il ciclo di interviste dedicate al mondo dello spettacolo di Sky TG24.

Stefano Accorsi si racconta a Cinema Accorsi, il nuovo appuntamento di Stories, il ciclo di interviste dedicate al mondo dello spettacolo di Sky TG24. Un colloquio tra l'attore vincitore del David di Donatello e il vicedirettore di Sky TG24 Omar Schllaci, in onda stasera su Sky TG24 alle 21, anche su Sky Arte giovedì 15 ottobre alle 15.50 e disponibile On Demand.

Nell'intervista tanto cinema, a partire dall'ultimo lavoro Lasciami Andare, un thriller in cui Accorsi è alle prese con una misteriosa presenza: "Una volta è capitato anche a me di sentire una presenza - ha raccontato-. Stavo dormendo con un'altra persona in una stanza e a un certo punto mi sono svegliato con una sensazione molto forte, ho pensato che fosse suggestione, ma la persona che era con me era sveglia e aveva provato la stessa sensazione, si era svegliata per lo stesso motivo. Avevo i brividi di emozione, non mi era mai capitato e non mi è più ricapitato dopo".

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Lasciami Andare: Stefano Accorsi in un'immagine

Inoltre ricordi legati alla carriera, come il lavoro con Ferzan Ozpetek e Gabriele Muccino. Accorsi ha poi dato una sua definizione di amore, rispondendo alla domanda sul perché non se ne riesca a parlare senza attribuirgli delle etichette: "Amore è una sola parola di cinque lettere, ma vuole dire tantissime cose. Per me dovrebbe coincidere con la parola libertà. Quello che sento io come amore non è quello che sente un'altra persona. Anche se parliamo di fratelli, cugini, parenti, figurarsi se parliamo di gente ancora più lontana, che magari non ha gli stessi desideri sessuali di altre persone. È veramente uno dei temi più vasti. Non capisco come possano certe persone arrogarsi il diritto di dare una definizione unica e assoluta di amore e anzi di dargli anche una connotazione sessuale e si arroghino il diritto di decidere per tutti quanti. Forse fa paura: per alcune persone quello che è legato a ciò che sfugge dal controllo fa paura. Però nel momento in cui uno comincia a dire 'decido io per tutti', comincia a dare una forma cristallizzata, quello è l'inizio della fine, l'inizio di qualcosa di negativo".

Stefano Accorsi su Lasciami andare: "Niente fumo dalla bocca stile Sesto senso, ma ho avvertito una presenza"

L'intervista è stata l'occasione per parlare anche di politica e potere, un tema che Accorsi ha affrontato più volte davanti alla macchina da presa: "non sono per l'antipolitica, sono per la buona politica. Io credo che la politica sia una cosa nobilissima e che ci siano molte persone che la fanno bene. Chi la fa bene fa la differenza, basta guardare le città o le regioni. Quando sono ben amministrate da politici capaci, che sanno interagire col territorio, fanno la differenza. Quando sono male amministrate è un disastro. Quindi la politica buona esiste. L'antipolitica non solo lascia il tempo che trova, fa dei danni mostruosi".

Infine, un invito agli spettatori a tornare nelle sale per tentare, con tutte le precauzioni, di tornare ad una vita normale: "Andare al cinema - ha detto Accorsi - è importante perché sono dei passi per tornare alla nostra normalità. Adesso stiamo convivendo con la pandemia e continueremo a farlo ancora per un po': andiamo con la mascherina e ricominciamo a fare delle cose della vita normale, con le precauzioni del caso, abbiamo visto che se stiamo attenti funziona. Le due cose vanno fatte di pari passo, bisogna stare attenti anche a non rinchiudersi, perché poi si fa fatica a ricominciare, sia perché abbiamo timore, sia perché l'essere umano tende un po' a chiudersi".