Christoph Waltz non ci sta e abbatte a picconate il mito di Marlon Brando definendolo "un piacione" in un'intervista. Ma quale è il motivo di tanto astio da parte dell'attore austriaco?
"Ora è il centesimo compleanno di Marlon Brando. Ho letto due articoli e li ho trovati entrambi davvero fastidiosi, e questa santificazione postuma [...] lo ha reso... una leggenda", ha detto Waltz alla rivista Interview mentre conversava con Caleb Landry Jones. "Ed è ridicolo, perché era un piacione."
Waltz ha poi specificato: "All'inizio era fantastico. Nessuno aveva mai visto niente del genere"
Tuttavia, l'attore ha anche definito la performance di Brando in Missouri "difficile da guardare", specificando però che la reputazione del divo di essere "difficile" o le accuse di condotta inappropriata sul set di Ultimo tango a Parigi non hanno influenzato il suo giudizio sul Brando interprete.
"Non mi interessa neanche un po'", ha esclamato quando Caleb Landry Jones ha fatto riferimento al presunto comportamento "difficile" di Brando.
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Jones ha detto: "Ricordo di averti sentito parlare di Brando e dire: 'È frustrante ed egocentrico'. Penseresti che dopo un anno sul palcoscenico di Un tram chiamato desiderio avesse creato qualcosa, ma poi ha trasferito tutte le frustrazioni nel film".
Jones ha però spezzato però una lancia a favore del mito di Marlon Brando ammettendo che c'era "una logica nella sua follia. So che per le persone era difficile, ma non so se coloro che hanno lavorato con lui fossero pronti. Su YouTube c'è un backstage grandioso di The Score con Robert De Niro e Brando che fanno alcuni ciak di fila, e Brando cerca di rubare tutto ciò che è vivo, tutto ciò che non era suo. Forse era egoista da parte di Brando lavorare in questo modo."