Chadwick Boseman è come T'Challa che eredita la saggezza e la forza dei suoi antenati nella lettera firmata da Ta-Nehisi Coates, autore dei fumetti di Black Panther, dedicata proprio all'attore morto un mese fa a soli 43 anni.

Oltre un mese è già trascorso dalla prematura morte di Chadwick Boseman ma, come è giusto che sia, non tende affatto a ridursi il numero di omaggi rivolti all'interprete di Black Panther. Nelle scorse ore è stato Ta-Nehisi Coates, attraverso Marvel Comics, a condividere una lunga lettera dedicata al compianto attore. Coates è noto per essere l'autore dei fumetti incentrati proprio sul re del regno di Wakanda ed ecco perché non poteva di certo mancare un messaggio d'affetto per colui che ha impersonato Black Panther sul grande schermo.
Il messaggio si apre con una citazione di T'Challa: "La morte è solo un diverso tipo di viaggio... verso la terra di cui sono il re". Successivamente, leggiamo invece le seguenti parole: "Nel mito di Black Panther, T'Challa si ritira spesso nella sua Città dei Morti, dove sono stati sepolti tutti i precedenti re e regine di Wakanda. Lì, T'Challa trova saggezza e consiglio da parte dei suoi antenati che l'hanno preceduto. Era in una città del genere, quasi 25 anni fa, che incontrai Chadwick "Chad" Boseman. La nostra città dei morti era la Howard University, un luogo in cui sentimmo che i nostri antenati - Kwame Ture, Donny Hathaway, Zora Neale Hurston - camminavano con noi".

La lettera di Ta-Nehisi Coates prosegue poi descrivendo il senso di responsabilità derivato dalla consapevolezza di dover portare sulle spalle una grande eredità e dover diventare guerrieri di una battaglia comune: "La parola 'antenato' è la chiave di tutto. Howard non aveva prodotto solo alunni "notevoli" o "affermati"; aveva prodotto guerrieri, uomini e donne che avevano trascorso la loro vita impiegando le armi scelte nella stessa guerra in cui sia Chad che io, in virtù del colore, ci siamo sentiti coinvolti. Come T'Challa nella sua Città dei morti, eravamo così inculcati con il loro spirito che sentivamo di avere la responsabilità di fare più o meno lo stesso. Quindi non sarebbe stato sufficiente per Chad diventare un protagonista a Hollywood ma avrebbe in qualche modo dovuto portare avanti la guerra ancestrale per la giustizia".
Parole molto intense che omaggiano un attore che tanto ha rappresentato per la comunità nera, compresi tutti quei bambini che per la prima volta si sono potuti riconoscere in un supereroe che aveva il loro stesso colore di pelle. Un interprete che aveva ancora tanto da dare al mondo del cinema e che per quattro anni ha affrontato a testa alta un nemico che lo ha portato via a soli 43 anni. Ta-Nehisi Coates continua quindi ad omaggiarlo nella lettera: "Chadwick non aveva bisogno di molte sollecitazioni. L'ho incontrato mentre conduceva una protesta con il mio amico Kamilah Forbes per preservare la dignità del college di belle arti di Howard. Quello che sto dicendo è che prima di conoscere Chad come artista, conoscevo Chad come guerriero. Lui era re anche allora. C'era qualcosa di quasi ultraterreno in lui: lo ascoltavo parlare e coglievo solo il 60 percento di ciò che stava effettivamente dicendo. C'è voluto tempo per rendersi conto che questo era perché Chad era sempre qualche passo avanti a tutti".
"Ho avuto modo di vederlo nel corso degli anni, avanzare dal teatro studentesco, alla TV e al cinema, e poi finalmente essere scelto come T'Challa. Era perfetto. Aveva lo spirito regale di T'Challa, la sensazione che non rappresentasse solo se stesso, ma una nazione intera. Ed è così che intendo la sua morte. Personalmente è triste perderlo in giovane età. Per chi è andato in guerra con lui, la perdita è impensabile. Semplicemente non possiamo permetterci di stare senza Chad. Il mio tributo è inadeguato, ma è tutto ciò che ho per dare un significato a questa tragedia. È l'idea di ascendenza. È l'idea che quando qualcuno come Chad brandisce le proprie armi con la stessa ferocia di una volta, viene ricordato. È l'idea che la saggezza e il potere di Chad siano ancora con noi in forma ancestrale. È il pensiero che proprio come Chad una volta entrò nella Città dei Morti ed ha ereditato l'energia di coloro che erano andati via prima di lui, così anche lui potrebbe essere lasciare un'eredità a tutti quei guerrieri che verranno".