Carlo Verdone è stato criticato per aver mostrato il fondoschiena dell'attrice Mariana Falace, che interpreta sua figlia nel suo ultimo film ma l'attore romano non ci sta e dal palco del Piccolo cinema America attacca il politicamente corretto: "ne abbiamo le palle piene", come riportato da Il Fatto Quotidiano.
L'ultimo di film di Carlo Verdone è stato visto solo dalla stampa qualche mese fa, prima dell'emergenza sanitaria: l'attore spera che la pellicola possa arrivare presto al cinema e nel frattempo racconta una critica che non ha digerito: "il mio ultimo film, permettete la presunzione, credo mi sia venuto molto bene. Quando ho fatto vedere il film c'è stata una critica che mi ha contestato il fatto che in primo piano c'era il fondoschiena di mia figlia che aveva degli slip e cercava un orecchino che le era caduto, io parlo e lei mi risponde dandomi il fondoschiena e la critica mi ha fatto un articolo contro dicendo che era disgustoso".

Si vive una volta sola vede Il Professor Umberto Gastaldi (Carlo Verdone) guidare un'equipe di medici brillanti che oltre a essere degli eccellenti professionisti nel loro campo, sono anche un'amabile banda di insospettabili maestri della beffa. L'attore ha parlato del film con con Anna Foglietta, Rocco Papaleo e Max Tortora: "Sembrava una critica del 1932, ma che cavolo è? Non si può stare in mutande? Ci stiamo rendendo conto di quello che vediamo anche nelle serie televisive, dobbiamo fare polemica anche per questo? A quel punto mi sono cascate le braccia e ho detto che se continuiamo così, con questo politicamente corretto portato all'esasperazione, avremo grossi problemi in sede di sceneggiatura, faremo meno ridere". Secondo Verdone l'esasperazione del politicamente corretto si ripercuoterà sulla creatività degli sceneggiatori: "un errore micidiale, perché a forza di seguire il politicamente corretto, uno si sente sempre incatenato in qualche modo... Anche tanti miei colleghi iniziano ad averne un po' le palle piene di questo politicamente corretto, perché sta diventando un po' una patologia. Basta per cortesia".