Carlo Verdone ha raccontato di quando fu bocciato dal padre Mario Verdone, che era anche un docente dell'Istituto Sperimentale di Cinematografia. Uno degli errori di Verdone jr., oltre a non impegnarsi nello studio, era stato quello di chiedere al padre un aiutino per l'esame.
Nella giornata di ieri, Carlo Verdone, premiato alla Casa Museo Accademia d'Armi Musumeci Greco, ha raccontato un episodio che potrebbe essere la scena di uno dei suoi film e invece è accaduta un po' di anni fa, quando Carlo era uno studente universitario. La sera prima dell'esame di cinema, Carlo aveva suggerito a suo padre le domande da fargli durante l'esame che si sarebbe tenuto il giorno successivo, domande su Ingmar Bergman e Federico Fellini. Quando si trovarono faccia a faccia però - nel clamore generale degli altri studenti che vociferavano sul fatto che lo studente fosse il figlio del professor Verdone - il docente spiazzò il figlio con una domanda su Pabst e su altri argomenti sui quali fece scena muta. "Guardi, torni la prossima sessione perché vedo che non ha studiato" - disse il padre prima di congedarlo con un gelido "Si accomodi" Quando si ritrovarono a casa, Carlo Verdone ovviamente se la prese col padre, che però gli rispose con calma: "Scusami, ma non mi garbava far vedere che promuovevo il mi' figliolo, però quello che ti ho chiesto non l'avevi studiato, la prossima volta fallo."
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Anni fa, fu proprio il professore Mario Verdone, scomparso nel 2009, a raccontare come andò a finire l'episodio: "Finì che ad ottobre gli feci fare l'esame da un'altra professoressa. La signora Evelina Tarroni. Lei fu soddisfatta e lo promosse. Io mi misi da parte perché mi seccava di tornare sull'argomento. E quel giorno non mi presentai in università." Lo stesso professor Verdone spiegò poi perché alla fine di quell'esame andato male aveva detto al figlio di dargli del lei: "Lo feci per mettere delle distanze. Non è che io so' padre e ti dico vieni e ti do diciotto. No, mi dia del "lei": una distanza. Non si può fare tutto in amicizia"