Carlo Acutis, il suo corpo è davvero intatto?

Il corpo di Carlo Actus dopo la riesumazione è sembrato intatto: alcuni fedeli hanno gridato al miracolo ma non è così, ecco perché.

Quando il corpo del beato Carlo Actus è stato riesumato è sembrato intatto: il ragazzo, morto a 15 anni, è stato beatificato il 10 ottobre 2020 nella Basilica papale di San Francesco ad Assisi. Dopo la riesumazione molti fedeli hanno gridato al miracolo ma le autorità cattoliche hanno spiegato che non è così, e che sul volto di Carlo è stata applicata una maschera di silicone. Ecco perché il corpo di Carlo sembra non essere stato toccato dalla morte.

Il miracolo e la beatificazione di Carlo Acutis

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Carlo Acutis

Il 24 novembre 2016 si è concluso il processo di beatificazione di Carlo Acutis. Per la beatificazione servono due requisiti: la persona deve essere un martire o deve aver compiuto un miracolo e deve essere morto almeno da cinque anni. Sette anni dopo la morte di Carlo, nell'ottobre del 2013, un bimbo brasiliano di 6 anni deve essere operato per una grave malformazione congenita al pancreas. Nella Chiesa di San Sebastiano è esposta una reliquia di Carlo, un pezzo di pigiama macchiato di sangue. La nonna di Matheus, questo il nome del bambino miracolato, lo porta nella parrocchia mente padre Marcelo Tenorio sta benedicendo la reliquia e gli fa toccare il pigiama, chiedendo la grazia per il nipote. Il piccolo guarisce senza bisogno dell'operazione, la voce del miracolo raggiunge anche Roma. A pronunciarsi a favore dell'intervento soprannaturale è la 'Congregazione delle cause dei Santi', a questo punto Carlo Acutis può essere beatificato. Carlo è stato dichiarato Venerabile da papa Francesco nel 2018, il 21 febbraio 2020 il Pontefice ha riconosciuto il miracolo.

Perché il Corpo di Carlo Acutis è stato riesumato

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Una foto di Carlo Acutis

La tomba di Carlo Acutis è stata aperta e il suo corpo è stato riesumato per la celebrazione della sua beatificazione avvenuta il 10 ottobre 2020 nella Basilica di San Francesco ad Assisi. La salma è stata esposta ai fedeli per permettere ai devoti di pregare per Carlo ed accompagnarlo durante il suo processo di beatificazione.

Il corpo incorrotto di Carlo Acutis: le dichiarazioni della madre

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Il corpo di Carlo Acutis

Quando la tomba di Carlo Acutis è stata aperta per celebrare l'inizio degli eventi in vista della sua beatificazione, il corpo è sembrato intatto. Sono stati in molti a chiedersi cosa era successo, perché il corpo di Carlo non era stato toccato dalla decomposizione.
La madre di Carlo, Antonia Salzano, subito dopo l'esposizione al pubblico della salma del figlio, ha detto che il corpo incorrotto era un segno, augurandosi che "attraverso l'esposizione del corpo di Carlo i fedeli possano elevare con più fervore e fede le preghiere a Dio, che attraverso Carlo ci invita tutti ad avere più fede, speranza e amore verso di lui e verso i nostri fratelli, proprio come Carlo ha fatto nella sua vita terrena".

Il corpo incorrotto di Carlo Acutis: la spiegazione della Chiesa

La questione ha avuto un ampio eco sulla stampa e sui social, ma il mistero del corpo intatto di Carlo Acutis è stato chiarito dalla stessa Chiesa. Il vescovo di Assisi, Monsignor Domenico Sorrentino, ha spiegato in una nota perchè il corpo del Beato non è stato trovato incorrotto. "All'atto dell'esumazione nel cimitero di Assisi, avvenuta il 23 gennaio 2019 in vista della traslazione al Santuario, esso fu trovato nel normale stato di trasformazione proprio della condizione cadaverica. Non essendo tuttavia molti gli anni della sepoltura, il corpo, pur trasformato, ma con le varie parti ancora nella loro connessione anatomica, è stato trattato con quelle tecniche di conservazione e di integrazione solitamente praticate per esporre con dignità alla venerazione dei fedeli i corpi dei beati e dei santi. Un'operazione che è stata svolta con arte e amore. Particolarmente riuscita la ricostruzione del volto con maschera in silicone. Con specifico trattamento è stato possibile recuperare la reliquia preziosa del cuore che sarà utilizzata nel giorno della beatificazione".