Il canone TV è stato abolito in Francia: la proposta del presidente Emmanuel Macron è stata accolta dall'Assemblea Generale, nonostante un forte astensionismo da parte dei deputati. La decisione nei giorni scorsi aveva suscitato le proteste dei sindacati della TV di Stato che temono per il futuro della loro azienda.
Su 577 deputati presenti all'Assemblea Generale, hanno votato solo 214 rappresentanti dei partiti, 157 sono stati favorevoli all'abolizione del canone, 57 hanno votato no. Emmanuel Macron aveva promesso di eliminare il canone durante la campagna elettorale, ritenendola una "tassa obsoleta". I cittadini francesi nel 2021, pagavano 138 euro all'anno, nella Francia continentale e 88 euro nei territori d'oltremare.
Poco prima delle discussioni parlamentari, i sindacalisti della televisione francese si erano pronunciati contro l'abolizione della tassa, adducendo sia motivi economici "L'abolizione del canone renderebbe l'emittenza pubblica più precaria e impoverita" che politici "il finanziamento della TV sarebbe trasferito al bilancio generale dello Stato, rendendola dipendente dalle incessanti pressioni politiche".
Il canone fruttava alla televisione francese, precisamente a France 2, France 3, France 4, France 5, a cui si aggiunge Radio France, 3,14 miliardi di euro. L'abolizione del canone non ha previsto come questa cifra verrà coperta, qualcuno ha ventilato un aumento dell'IVA, suscitando immediate proteste nell'opinione pubblica d'oltralpe.
Nel nostro paese il canone è stato incorporato nella bolletta elettrica per evitare evasioni, una direttiva europea impone all'Italia di porre fine a questa procedura. La tassa sulla televisione è stata già abolita in Spagna ed in Belgio. Dopo la caduta del governo Draghi non è chiaro come si pagherà il canone 2023, un balzello mai amato dall'opinione pubblica italiana.