Pochi nomi forti, ma tanti titoli promettenti nel programma della Settimana della critica, sezione indipendente di Cannes 2023, che fa ritorno con una rosa internazionale che spazia dalla Corea del Sud e dalla Malesia alla Francia e alla Giordania.
La Settimana si concentra su opere prime e seconde. Sotto la guida del direttore artistico Ava Cahen, in carica per il secondo anno, la lineup conterrà 11 lungometraggi scelti tra 1.000 film presentati.
Di questi 11 film, sette sono opere prime e sei sono diretti da donne. Tra questi c'è Ama Gloria, diretto dalla regista francese Marie Amachoukeli, che in precedenza aveva vinto la Camera d'Or a Cannes per Party Girl, che ha co-diretto con Claire Burger e Samuel Theis. Ama Gloria racconta la storia di Cléo, una bambina di sei anni che vede la nonna Gloria lasciarela città per fare ritorno a Cape Verde.
In programma anche Tiger Stripes, opera prima della regista Amanda Nell, originaria della Malesia, romanzo di formazione incentrato su una adolescente ribelle che si oppone alle regole della società malesiana.
La rosa comprende, inoltre, il primo lungometraggio di Jason Yu, ex assistente del regista premio Oscar Bong Joon-ho, con una commedia nera.
Come precedentemente annunciato, la regista Audrey Diwan presiederà la giuria che include il direttore della fotografia portoghese Rui Poças, l'attore, coreografo e ballerino tedesco Franz Rogowski, il giornalista indiano, curatore e consulente per la programmazione della Berlinale Meenakshi Shedde e il direttore della programmazione del Sundance Kim Yutani.
Cannes 2023: Nanni Moretti, Marco Bellocchio e Alice Rohrwcher in concorso
Ecco la lineup completa:
Concorso
"Levante," Lillah Halla
"Il pleut dans la maison," Paloma Sermon-Daï
"Inshallah Wallad," Amjad Al Rasheed
"Jam," Jason Yu
"Lost Country," Vladimir Perisič
"Le ravissement," Iris Kaltenbäck
Tiger Stripes, Amanda Nell Eu
Film d'apertura
Ama Gloria, Marie Amachoukeli
Film di chiusura
"La fille de son père" (No Love Lost)
Special screenings
"Vincent doit mourir," Stéphan Castang
"Le syndrome des amours passées," Ann Sirot, Raphaël Balboni