Britney Spears ha dichiarato di essere depressa e di voler essere ascoltata quando chiede che vengano effettuati dei cambiamenti nella sua vita dopo 13 anni trascorsi sotto la tutela legale del padre, ammettendo di aver mentito in passato quando dichiarava di essere felice.
La popstar ha parlato apertamente di quanto sta affrontando al giudice che dovrà decidere eventuali cambiamenti alla situazione che spera di poter risolvere definitivamente.
La cantante Britney Spears, a causa delle limitazioni imposte durante la pandemia, non ha potuto presentarsi in tribunale e si è collegata via telefono per parlare del suo caso. La star ha dichiarato: "Non sono qui per essere la schiava di qualcuno". Britney, ricordando la sua carriera ha sottolineato: "Non ero brava, ero grandiosa".
La situazione, dopo 13 anni di controllo del padre che ha accusato insieme a chi si occupa della sua tutela di avere un comportamento "criminale", le sta ora causando molti problemi: "Sono così arrabbiata che non riesco a dormire e sono depressa. Voglio essere ascoltata. Voglio dei cambiamenti e voglio che la situazione andando avanti sia modificata. Merito dei cambiamenti. Voglio semplicemente indietro la mia vita, sono passati 13 anni e sono abbastanza".
Britney ha ribadito: "Ora è abbastanza e non ha nessun senso. Non ne posso più. Se devo essere totalmente onesta vorrei fare causa alla mia famiglia. Voglio poter decidere a quale avvocato affidarmi. Il motivo principale per cui sono qui è perché voglio che la tutela finisca".
La cantante ha inoltre ammesso in modo drammatico: "Non sono felice. Non riesco a dormire. Sono così arrabbiata che è folle. Piango ogni giorno dopo aver detto al mondo che ero felice. Era una bugia.
Nel corso della sua testimonianza, Britney ha aggiunto altri dettagli sconcertanti, come il fatto che vorrebbe sposarsi e avere figli, ma ha una spirale anticoncezionale e non le viene permesso di andare in ambulatorio per farla rimuovere. La star ha dichiarato inoltre di essere costantemente controllata anche quando si veste o fa visita ai figli, ora teenager, e di essere stata obbligata ad assumere medicinali come il litio o esibirsi contro la sua volontà.
I problemi affrontati quasi venti anni fa dalla star sono stati recentemente ripercorsi da un documentario che ha alimentato i sostenitori del movimento Free Britney ricordando le tappe che hanno portato la cantante a vivere dei momenti di crisi immortalati, senza alcuna pietà ed empatia, dai paparazzi. La cantante ha sottolineato di essere consapevole di non aver ancora superato tutti i suoi problemi dichiarando: "Voglio incontrare un terapista una volta a settimana, non due giorni a settimana, e voglio che venga a casa mia. Perché so che ho bisogno di un po' di terapia e vorrei poter fare dei passi in avanti". Britney ha inoltre ribadito che non condivide la visione del padre che vorrebbe un futuro in cui possa riprendere a esibirsi mentre lui mantiene il controllo dei suoi guadagni e dei suoi impegni come avvenuto in passato.
Nel settembre 2019 un giudice aveva stabilito che Jodi Montgomery avesse temporaneamente la tutela riguardanti gli aspetti personali della vita della cantante, mentre suo padre Jamie continua ad avere il controllo di quelli economici. Nell'agosto 2020 la reginetta della musica pop ha chiesto che sia Jamie a occuparsi in modo permanente della sua tutela e a febbraio si è deciso che Jamie e la Bessemer Trust Company avessero pari poteri e dovessero occuparsi di stabilire dei possibili investimenti e compiere accurate valutazioni dal punto di vista economico.
Nel mese di aprile 2021 l'avvocato Samuel Ingham aveva riportato la richiesta della sua cliente che voleva rivolgersi direttamente alla corte, ottenendo l'approvazione da parte del giudice Brenda Penny. Il legale di Britney, alcuni mesi fa, aveva inoltre sottolineato che lei non vorrebbe ci fossero dettagli tenuti al segreto riguardanti la sua tutela e che ogni aspetto della gestione della situazione fosse "aperto e trasparente", permettendo anche ai fan di capire cosa le stia accadendo. Jamie, invece, aveva sostenuto che fosse necessario mantenere segreti i dettagli per "proteggere" la figlia che è tuttavia fermamente convinta che il padre voglia semplicemente nascondere la sua lotta legale come se fosse un segreto di famiglia. L'avvocato sostiene che la trasparenza sia una componente essenziale per mantenere il rispetto e la sicurezza nei confronti di decisioni come quelle riguardanti la tutela legale della popstar, considerando inoltre la particolarità del caso che è sotto i riflettori dei mezzi di comunicazione e dei fan a livello internazionale.
Britney, come rivelano i documenti ufficiali, è sottoposta a tutela legale volontariamente e non ha alcuna disabilità mentale o problemi fisici e psicologici che rendano obbligatoria la situazione in cui si trova.