Brent Renaud: il pluripremiato regista statunitense ucciso in Ucraina dalle dalle forze russe

Brent Renaud, che aveva iniziato la sua carriera coprendo gli attacchi terroristici dell'11 settembre a New York, è stato ucciso in Ucraina dalle dalle forze russe.

Brent Renaud, un pluripremiato regista statunitense ed ex collaboratore del New York Times, è stato ucciso dalle forze russe a Irpin, in Ucraina, secondo i funzionari del posto: il regista di documentari stava lavorando insieme ad altri colleghi quando è stato colpito dai soldati di Putin.

L'auto a bordo della quale si trovava con altri giornalisti stranieri a Irpin, zona colpita nei giorni scorsi da intensi bombardamenti, è devintata un obbiettivo dei russi e anche un altro giornalista è rimasto ferito, secondo quanto riportato dal capo della polizia della regione di Kiev Andrey Nebitov. Le autorità hanno anche condiviso una fotografia di quelle che sembravano essere le credenziali stampa di Renaud, appartenenti al New York Times.

Il suo collega, Juan Arredondo, è stato ricoverato in ospedale e durante una recente intervista ha dichiarato: "Avevamo passato un ponte a Irpin, volevamo filmare la fuga dei rifugiati, abbiamo trovato un'auto che si è offerta di portarci al secondo ponte, abbiamo passato un check point e poi hanno iniziato a sparare all'auto. Siamo scesi, lui era dietro di me, è stato colpito al collo, ci siamo divisi, è rimasto a terra".

Brent Renaud, che come accennato in precedenza aveva lavorato per il New York Times, aveva al collo una press card del quotidiano americano, ma il Times ha rivelato che non era a Kiev per svolgere un loro incarico: "Aveva un nostro vecchio badge, ma non era lì per noi. Siamo addolorati".