Beyoncé e suo marito Jay-Z sembra stiano affrontando una situazione molto difficile a causa di un documentario dedicato all'omicidio giovane Trayvon Martin, di cui sono produttori, che ha causato l'ira di George Zimmerman, il volontario addetto alla sicurezza che uccise Martin nel 2012 sparando dei colpi d'arma da fuoco. L'uomo, di cui si racconta la storia sullo schermo, ha infatti minacciato le due star della musica, insultandole e scrivendo che sarebbe pronto a ucciderli se interferissero con la sua vita. Zimmerman ha inoltre inviato dei messaggi al produttore musicale Michael Gasparro in cui minaccia le persone coinvolte nel progetto, sostenendo di avere dei contatti con alcuni gruppi mafiosi, dopo aver contattato dall'investigatore privato Dennis Warren, al lavoro su Rest in Power: The Trayvon Martin Story.
Zimmerman è stato incriminato per stalking ai danni di Warren nel mese di maggio in Florida e in uno dei messaggi inviati al detective dichiarava: "So come gestire le persone che mi causano problemi, lo so fin dal febbraio 2012". L'uomo ha inoltre dichiarato: "Chiunque disturbi i miei genitori verrà dato in pasto ai coccodrilli". Warren è stato tormentato dal dicembre 2016 alla fine del 2017 con oltre 55 telefonate, 67 messaggi, 36 messaggi vocali e 27 e-mail inviate dall'uomo.
Trayvon Martin era un ragazzo di colore fu ucciso la sera del 26 febbraio 2012, dopo essere stato a casa della fidanzata. Il ragazzo acquistò delle caramelle e un thé freddo in un negozio e fu notato da George Zimmerman, che era membro della ronda di quartiere e lo segnalò come sospetto. Dopo un alterco, Zimmerman sparò a Martin. Il documentario, composto da sei episodi in cui si segue il drammatico caso e il processo per fare giustizia dopo gli eventi, va in onda in queste settimane su The Paramount Network.