Belve, Michele Morrone: "Più bravo di me solo Alessandro Borghi, gli altri sono quasi tutti peggio"

Da Come un delfino ai successi su Netflix: l'attore si racconta a Belve, tra amore tossico, alcool, depressione e pregiudizi italiani

Michele Morrone a Belve

Ieri sera, durante l'intervista a Belve, Michele Morrone si è raccontato a Francesca Fagnani come mai prima d'ora, affrontando senza filtri temi delicati della sua vita privata e professionale. L'attore, divenuto celebre a livello internazionale grazie alla trilogia cinematografica 365 giorni, tratta dai romanzi di Blanka Lipińska e distribuita da Netflix a partire dal 2020, ha svelato retroscena drammatici e riflessioni pungenti sul mondo del cinema italiano.

Il successo improvviso e la critica al cinema italiano

Michele Morrone ha parlato del successo planetario della saga erotica che lo ha reso un sex symbol mondiale: "Il successo mi ha dato un cazzotto enorme. All'inizio me la sono goduta, poi ho capito che dovevo sfruttare l'opportunità senza farmi girare la testa. Le critiche? Non mi interessano. È la parodia trash di 50 sfumature di grigio? Lo accetto, va bene. Sono quasi d'accordo. Ma è diventato iconico perché raramente nel cinema si vedono scene d'amore così intense".

"Solo Alessandro Borghi è più bravo di me"

"Non mi sono mai immaginato nel circoletto italiano. Non mi sono mai visto parte di un cinema circoscritto al territorio. Ho studiato l'inglese per arrivare oltre. Qui, in Italia, sono solo 'il figo che vuole fare l'attore' e quindi non mi prendono. C'è un grosso pregiudizio su di me. Qui devi essere il poeta maledetto, che si fa le canne e ha la boiserie pure nel cu.o. Io non sono così. Del David di Donatello non me ne frega nulla", ha raccontato parlando del suo difficile rapporto con il cinema italiano.

Michele Morrone Belve 1
Francesca Fagnani e Michele Morrone

L'attore ha ricordato un episodio avvenuto sul set della fiction Come un delfino: "Un collega mi disse che non potevo stare lì perché ero solo una comparsa. Lo saluto. Oggi fa televendite di notte. I leoni non fanno a gara coi gatti". E alla domanda su chi ritiene più bravo di lui ha risposto: "Solo Alessandro Borghi. Gli altri? Quasi tutti peggio di me".

L'amore, la depressione e l'alcol

Parlando della sua ultima relazione con Moana Sorio, l'attore ha ammesso: "In amore sono distruttivo. Mi annullo e poi faccio stupidaggini. È finita perché sono stato un idiota. Ancora oggi non capisco cosa sia andato storto. Non è una vergogna dire che amo ancora quella donna".

Subito dopo la fine della storia con Moana, Michele è caduto in una spirale autodistruttiva: "Dopo la rottura ho rischiato il coma etilico. Bevevo una o due bottiglie di vino al giorno. Durante quell'ultimo periodo, ho fatto pensieri poco leciti su me stesso. Ma non volevo perdermi e mi sono ripreso".

L'attore ha anche raccontato una vicenda inquietante legata a una ex fidanzata: "Mi drogava a mia insaputa. Ho trovato fiori secchi imbevuti di non so cosa nel cibo. Per un anno e mezzo non ragionavo più bene. Non l'ho denunciata. Me ne sono andato. Era una persona orribile".

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Infine, Michele Morrone ha sorpreso parlando di alcune esperienze omosessuali vissute lontano dal set:"Non è stato solo in 365 giorni. Mi è capitato di baciare altri uomini per curiosità. Non erano esperienze fisiche, solo baci. È stato qualcosa che mi ha incuriosito".