Viola Davis ha rivelato che essere diventata madre l'ha aiutata a comprendere meglio le motivazioni dei protagonisti di Barriere, il film tratto dall'omonimo spettacolo teatrale di cui è stata la star femminile a Broadway.
Nel 2010, quando era impegnata sul palcoscenico, l'attrice aveva avuto qualche difficoltà: "Si trattava in particolare di una delle ultime scene perché mio figlio, nella finzione, dice 'Non andrò al funerale di mio padre. Mi ha trattato come se fossi spazzatura. Ha rovinato la mia vita. Non lo farò'. E quando lavoravo a Broadway pensavo 'Okay, non capisco questa scena. Non la capisco proprio'".
La situazione è però cambiata prima delle riprese del lungometraggio che le ha fatto conquistare un Golden Globe: "Ho avuto una figlia e ho dovuto rifare questa scena per il film e ho capito completamente la scena perché dovevo dirgli 'Devi perdonare tuo padre per poter vivere libero'. E si tratta di qualcosa che non si può spiegare. Non c'è un manuale per affrontare queste cose".
Dopo aver adottato sua figlia, Genesis, nel 2011, Viola ha avuto delle idee più chiare: "E' una cosa che comprendi quando hai un figlio perché senti il bisogno di sapere che sta bene. Ho bisogno che sia in grado di perdonare. Ho bisogno che lei abbia una bella vita. Anche se so che sarà di tanto in tanto ferita o avrà dei problemi. Ho capito quella situazione e come attrice si è trattato per me di un momento molto importante".