Armie Hammer, star del film Chiamami col tuo nome, ha condiviso una critica al diverso metro di giudizio riservato dal mondo di Hollywood al regista Nate Parker e all'attore Casey Affleck.
L'autore di The Birth of a Nation - Il risveglio di un popolo è stato accusato di aver violentato una ragazza, che si è poi suicidata, durante gli anni del college, mentre il protagonista di Manchester by the Sea ha affrontato le rivelazioni in cui si parlava di molestie avvenute durante le riprese di Joaquin Phoenix - Io sono qui!.
Hammer ha ora dichiarato: "Non dico che Nate non avrebbe dovuto essere messo in difficoltà, ma ci sono stati due diversi metri di giudizio nel gestire pubblicamente i due casi. Ed è in questo che c'è la disparità. E' come se ci fossero due standard relativi al modo di confrontarsi con chi ha avuto questi problemi in passato".
Armie ha quindi proseguito spiegando di essere convinto che la fuga di notizie sia stata causata dalla rivalità tra studios in vista degli Oscar: "C'era un'altra persona nel settore che aveva un film in corsa e ha deciso di diffondere le registrazioni telefoniche e le informazioni. Mi è stato detto chi è stato da più di una persona".
L'attore ha sottolineato: "Quello che ha fatto Nate risaliva a quando aveva diciotto anni e ora è stato punito dall'industria del cinema. L'attore che è stato accusato di tre casi di aggressione sessuale invece, ha vinto un Oscar". Hammer ha quindi concluso: "Parker ha avuto un caso - che è stato terribile e atroce - ma la sua intera vita ne ha subito le conseguenze nel peggiore dei modi. E l'altra persona ha conquistato il premio più prestigioso che puoi ottenere come attore. Non ha semplicemente senso".
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