Agli esordi della sua carriera, Jason Isaacs visse un momento da panico puro sul set di Armageddon, convinto che Michael Bay lo ritenesse un attore da cestinare. In realtà, si trattava solo del battesimo di fuoco nel tipico stile esplosivo del regista. Una storia tragicomica tra asteroidi finti, battute impreviste e il debutto hollywoodiano di un futuro Malfoy.
Un debutto spaziale... nel panico

Quando Jason Isaacs ha messo piede sul set di Armageddon, era agli inizi della sua carriera, e la pressione era alta quanto l'orbita dell'asteroide che il suo personaggio doveva distruggere. Interpretava il dottor Ronald Quincy, cervellone dietro l'improbabile (ma risolutiva) missione che avrebbe salvato l'umanità. Ma già al primo ciak, ha temuto di aver mandato tutto in fumo. "Il primo giorno, faccio la mia unica scena parlata, e Michael mi fa 'E questo cos'è? Formazione teatrale?'", ha raccontato Isaacs al podcast Awards Chatter di The Hollywood Reporter.
Il terrore: "Mi sono letteralmente cagato sotto. Ho pensato che mi avrebbero licenziato. Ho chiesto: 'Faceva così schifo?', e lui mi risponde: 'No. Era fantastico'". Una montagna russa emotiva che solo Michael Bay, tra un'esplosione e l'altra, sa orchestrare.
Nonostante il ruolo marginale, Bay decise di tenerlo nel film più a lungo, consegnandogli una clip-board e infilando il suo personaggio accanto a quello di Billy Bob Thornton. "Ti buttiamo dentro un paio di battute qua e là", gli disse. Così Isaacs finì per illustrare ai protagonisti il piano folle: spedire trivellatori spaziali sull'asteroide per farlo saltare con una bomba nucleare.
E mentre reggeva un modellino di meteorite fatto di cartapesta, pensava: "È questo il punto più basso della mia carriera. Interpreto 'l'uomo più intelligente del pianeta'... ma con un bastoncino in mano". Il film, naturalmente, divenne un successo colossale, e Isaacs proseguì la sua ascesa fino a incarnare Lucius Malfoy in Harry Potter. Ma quel momento imbarazzante resta, ancora oggi, il suo personale test del panico hollywoodiano.