Ariana Grande ha commentato le accuse rivolte a Nickelodeon nel documentario Quiet on Set: The Dark Side of Kids TV dichiarando che dovrebbe essere obbligatoria la presenza di un terapista sul set di ogni show in cui lavorano minorenni.
L'attrice, che è stata protagonista fin da giovanissima di show come Victorious e Sam & Cat, ha infatti spiegato che è rimasta sconvolta nel sentire le esperienze vissute da alcuni suoi giovani colleghi.
Le dichiarazioni di Ariana Grande
La star di Wicked, durante un episodio del podcast Popcrushed, ha spiegato: "Penso che l'ambiente debba essere reso più sicuro se i ragazzini dovranno recitare e penso che dovrebbero esserci dei terapisti".
Ariana Grande ha inoltre suggerito che i genitori devono poter essere presenti in ogni momento lo desiderano e non solo nei set in cui lavorano dei minorenni. La star della musica ha sottolineato: "Se qualcuno vuole lavorare in questo settore, o nella musica, o in qualsiasi altra cosa abbia questo livello di esposizione, dovrebbe essere presente nel proprio contratto qualcosa legato al fatto che la terapia sia obbligatoria due o tre volte ogni settimana, o qualcosa di simile".
Delle scene che assumono un altro significato
L'attrice ha inoltre ammesso che dopo la visione di Quiet on set ha ripensato al passato e a quanto vissuto, essendo rimasta sconvolta da alcune scene che aveva girato da teenager. Ariana ha ricordato che nel suo show per Nickelodeon erano convinti che fosse fantastico spingere un po' al limite l'umorismo e forse non si è resa realmente conto dei possibili significati di alcune scene che aveva girato e che nel documentario sono state mostrate, spiegando come da adulti se ne capiscano i riferimenti sessuali: "Penso sia tutto accaduto così in fretta e ora, riguardando alcune clip, penso: 'Dannazione, davvero? Oh, merda'... E le cose che non erano state approvate per il network venivano fatte apparire sul nostro sito web o altrove. Immagino di essere sconvolta, sì".