Andrea Scanzi a Retequattro? L'idea stuzzica da tempo Pier Silvio Berlusconi, deciso più che mai ad ampliare il fronte progressista dei suoi palinsesti dopo l'operazione Bianca Berlinguer. Ma se il patron di Mediaset sogna un talk show con un volto più spostato a "sinistra", il diretto interessato non sembra per nulla convinto. Scanzi, secondo quanto anticipato da Gennaro Marco Duello per Fanpage, avrebbe detto no alla formula classica, ma lancia una proposta: un programma di interviste, più vicino al suo stile. Qui, però, la situazione si complica.
Il salotto è già occupato: Silvia Toffanin non lascia spazio a Scanzi

Nel mondo patinato di Mediaset, Silvia Toffanin è ben più di una conduttrice: è la regina incontrastata del racconto televisivo in chiave emotiva. Verissimo è ormai un'istituzione e l'idea che qualcuno possa entrare nel suo territorio non è ben vista.
Più che gelosia, si tratta di una difesa strategica: le interviste sono il cuore dell'identità costruita dalla Toffanin, un asset che garantisce ascolti e stabilità. E se anche a volerle stravolgere è il compagno Pier Silvio, lei non sembra disposta a cedere un millimetro.
Programmi congelati e casting in sospeso: Cologno in attesa
Intanto a Mediaset continuano i cambiamenti ma rimangono ancora molti dubbi. Uno su tutti, il rebus Pomeriggio Cinque che non è ancora risolto: Myrta Merlino è in uscita, e tra i possibili conduttori in lizza, Gianluigi Nuzzi sembra in pole position anche se tutto può ancora da decidere. Anche Dritto e Rovescio prosegue oltre la stagione prevista, segno che mancano alternative pronte.
In questo clima fluido, la trattativa con Andrea Scanzi diventa emblematica di una trasformazione annunciata ma non ancora realizzata. E ogni giorno che passa cresce la pressione per trovare un volto nuovo, capace di intercettare un pubblico diverso.
La partita non è ancora chiusa: chi vincerà?
Pier Silvio Berlusconi ci spera ancora. Per convincere Scanzi servirà un compromesso creativo e una visione chiara del futuro di rete. Un nuovo slot, un linguaggio ibrido, o magari un esperimento estivo per testare i numeri. Qualcosa dovrà muoversi, anche perché Mediaset non può permettersi di restare immobile mentre i competitor si riorganizzano. E se l'accordo con il giornalista del Fatto Quotidiano dovesse saltare, il casting per il volto progressista del Biscione dovrà ripartire da capo. Con il cronometro già in corsa.