Ieri Amy Winehouse avrebbe compiuto 32 anni, ma quattro anni fa ci ha lasciati entrando nel maledetto "Club 27", di cui fanno parte Jimi Hendrix, Janis Joplin, Jim Morrison e Kurt Cobain, tutti grandi artisti scomparsi tragicamente a 27 anni. Oggi viene ricordata nelle sale cinematografiche con il documentario Amy - The Girl Behind the Name, diretto da Asif Kapadia che ci porterà nel mondo della cantate vincitrice di ben sei grammy attraverso i racconti di amici, parenti e genitori (anche se questi ultimi, giova ricordarlo, si sono dissociati dal documentario.)
Kapadia ha provato a raccontare non solo il talento dell'artista ma anche la sua fragilità evidenziata in un'intervista, quasi profetica, nella quale possiamo sentire Amy affermare "non credo che diventerò famosa, non credo che potrei sopportarlo, probabilmente impazzirei". Il documentario è stato accolto favorevolmente al Festival di Cannes dove ha partecipato fuori concorso ed ha ricevuto un'ottima accoglienza in Inghilterra, diventando il secondo documentario di maggior incasso della storia dietro Fahrenheit 9/11 di Michael Moore.