Almodovar inaugura il Festival di Cannes

Il regista spagnolo accompagnato dall'attore Gael García Bernal ha dedicato il suo film alle vittime della strage di Madrid.

"Sento come una vertigine. Non sono in competizione ma il semplice fatto di aprire un festival è come ricevere un premio. Mi sento come il burattinaio di un immenso teatro, pronto ad alzare il sipario e ad inondare di emozioni cinematografiche la platea." e il "burattinaio" di Cannes, Pedro Almodóvar apre la 57esima edizione del Festival e dedica il momento magico ed il suo ultimo film alle vittime della strage di Madrid, poi a sorpresa sul palco salgono le sue donne, le attrici che hanno dato vita al suo cinema: Victoria Abril, Carmen Maura, Leonor Watling e Marisa Paredes.
Accompagnato dal protagonista del suo film, Gael García Bernal che abbiamo avuto già modo di vedere in Amores Perros e nell'effervescente e sensuale Y tu mamá también , Almodovar parla de La mala educación, presente fuori concorso al Festival - e che ha sollevato polemiche, perchè affronta il tema della pedofilia nella chiesa cattolica - e ci tiene a sottolineare che il suo non è un film anticlericale perchè "La chiesa si denigra da sola" ed aggiunge, inoltre che il suo non è un film strettamente autobiografico: "L'aspetto più personale del film sta nel modo di raccontare. Certo, io ho conosciuto veramente gli ambienti in cui la storia si svolge, una scuola cattolica nella Spagna franchista degli anni '60 e la Madrid 'libera' degli anni '80. Realizzare il film a vent'anni di distanza mi ha permesso di raggiungere il giusto distacco dalla trama. In sostanza, La mala educacion mi rappresenta per quanto riguarda l'essenza della storia, ma non per gli episodi narrati: sono veri, ma non li ho vissuti direttamente."
Il film del regista iberico, però ha ricevuto un'accoglienza piuttosto fredda da parte della stampa presente alla proiezione: è stato definito un film molto "nero" ed a tal proposito Almodovar dice che ha sempre amato il noir, un generre che ha portato sullo schermo solo con il film Carne trémula tratto da un romasto della giallista Ruth Rendell: Per me il film noir è lo spettacolo dei peggiori aspetti della natura umana, ed è questo che mi attira: il peggio. Amo quando il male trova spazio all'interno dei personaggi.
Gael García Bernal che nel film interpreta ben tre ruoli, tra cui quello della drag queen Zahara, si è detto soddisfatto dell'esperienza con Almodóvar: "Pedro è in qualche modo il creatore dell'originalità. Sa cosa vuole e instaura un gioco di complicità e vicinanza con gli attori, cosa rara in altri registi. Dirige gli attori in maniera forte, ma questo dà loro la possibilità di essere creativi in ciò che fanno."