Il regista Neill Blomkamp, intervistato da Empire, è tornato a parlare dell'atteso progetto dedicato ad Alien. Il filmmaker ha ripercorso le fasi che lo hanno portato a ottenere la guida del nuovo sequel della saga con protagonista l'attrice Sigourney Weaver nel ruolo di Ripley, con cui ha già collaborato in occasione di Humandroid.
Neill ha spiegato: "Il 2014 è stato un anno veramente strano per me perché di solito so con una certa decisione quello che voglio fare e, durante il processo di post-produzione di Humandroid, non sapevo esattamente quello che volevo fare. Avevo un paio di idee per alcuni film. Il mio preferito, per istinto e a livello artistico, era Alien senza alcun dubbio".
Il problema per Blomkamp è stato però rappresentato dalla sua scelta di lavorare da solo al proprio materiale senza tener conto di altri fattori come i desideri di uno studio o dei fan.
La situazione è cambiata dopo l'incontro con l'attrice: "Se ritornate a tre o quattro anni fa, volevo già realizzare un film di quel genere, in quella saga. Mi era venuta un'idea e quando ho incontrato Sigourney sul set di Humandroid, pensavo che non avrebbe mai più voluto interpretare Ripley. Giusto o sbagliato, quella era la mia convinzione. Inoltre non sapevo dove ci si sarebbe potuti spingere con il suo personaggio, considerando Alien 3 e 4".
Sigourney ha contribuito invece in modo fondamentale: "Quando ho iniziato a parlarle volevo semplicemente sapere di più sul processo di realizzazione dei primi due film. Sono quelli che mi importano. Poi ho iniziato a capire che c'era un intero film, almeno uno se non di più, con Ripley protagonista, e ne sono rimasto sorpreso".
Dopo essere ritornato a Vancouver, il regista ha quindi trascorso del tempo sviluppando quell'idea dedicata al mondo di Alien, al punto tale da chiamare il suo concept artist di fiducia e portare in vita con immagini l'intero film.
Blomkamp, tuttavia, non aveva alcuna certezza: "Ogni film che faccio, credo veramente che sia l'ultimo. Non pensavo ne avrei ralizzato un altro, figurarsi una grande produzione. Ma è nato da una situazione di amore e ho pensato: 'Se sono un fan, altri fan dovrebbero vedere queste cose'". La Fox non aveva alcuna idea di quello che stava facendo ma, dopo aver incontrato di nuovo l'interprete di Ripley e aver visto il suo entusiasmo, la situazione si è infine resa ancora più chiara, anche grazie al fatto che l'intera casa del filmmaker è stata letteralmente invasa da elementi e oggetti riguardanti la saga fantascientifica.