Alice Rohrwacher presiederà la giuria della Camera d'Or a Cannes 2025

Dopo aver partecipato al festival francese con le sue opere, Alice Rohrwacher guiderà la giuria che assegnerà il premio per la miglior opera prima.

Alice Rohrwacher

Alice Rohrwacher fa ritorno al Festival di Cannes, stavolta in veste di Presidente di Giuria. La regista e sceneggiatrice è stata scelta per presiedere la Giuria della Caméra d'or, riconoscimento che premia un'opera prima presentata nella Selezione Ufficiale, nella Settimana della Critica o alla Quinzaine des Réalisateurs.

Dopo essersi fatta notare coi suoi lavori proprio a Cannes, Alice Rohrwacher premierà a sua volta il debutto di un/a regista nel corso della Cerimonia di Chiusura del 78° Festival di Cannes, che si terrà sabato 24 maggio. Nel 2024, la Caméra d'or è andata a Halfdan Ullmann Tøndel per Armand, presentato in anteprima in Un Certain Regard.

"Le prime volte sono sempre importanti e ci accompagnano per tutta la vita", ha detto Alice Rohrwacher. "Come entrare in una stanza sconosciuta, avvicinarsi alla persona amata per il primo bacio o approdare su una terra straniera. C'è qualcosa di dorato che avvolge questi momenti nella nostra memoria. È per questo che il premio più prestigioso per le opere prime si chiama Caméra d'or?"

Cannes 2014: Alice Rohrwacher durante il photocall per Le meraviglie
Alice Rohrwacher a Cannes

Una carriera legata a Cannes

L'opera prima di Alice Rohrwacher, Corpo Celeste, è stato presentato proprio a Cannes nel 2011, alla Quinzaine des Réalisateurs nel 2011, ottenendo il plauso della critica. Il film si concentrava sulla scoperta del mondo da parte di una ragazzina tredicenne.

Il suo secondo lungometraggio, Le meraviglie, è stato selezionato in concorso al Festival di Cannes 2014 e ha vinto il Gran Premio della Giuria. Al centro della pellicola la vita quotidiana di due sorelle in una fattoria isolata e la società moderna che le raggiunge con le riprese di un reality show.

La Chimera: Alice Rohrwacher ci racconta il suo film "funambolo" La Chimera: Alice Rohrwacher ci racconta il suo film 'funambolo'

Lazzaro felice prosegue sulla via di quella sorta di realismo fantastico, unito all'attenzione nei confronti della vita a contatto con la natura e con la campagna. Presentato in concorso a Cannes nel 2018, si è aggiudicato a pari merito il premio per la migliore sceneggiatura, coronando il singolare talento di scrittura di Alice Rohrwacher.

La Chimera, considerato dalla regista la conclusione di una trilogia formata con i suoi due lungometraggi precedenti, è stato presentato anch'esso in concorso al Festival di Cannes nel 2023. Ambientato sullo sfondo di un traffico di antichità e di una parabola sul nostro rapporto con il passato, il film analizza il modo in cui le origini plasmano il nostro rapporto con gli altri, con la vita e con il mondo.