Entrambi in Concorso a Cannes 2023 con i loro nuovi lavori, Il sol dell'avvenire e La chimera, Nanni Moretti e Alice Rohrwacher hanno fatto il punto sullo stato di salute del botteghino italiano evidenziando una situazione di crisi costante.
Dopo l'emergenza sanitaria, la crisi ha subito un'accelerazione. Nel 2022 sono venute a mancare 500 sale cinematografiche. Il box office italiano complessivo lo scorso anno ha totalizzato 328 milioni, il 50% in meno rispetto ai livelli del triennio 2017-2019.
Deadline ha affrontato la questione con Alice Rohrwacher e Nanni Moretti, che hanno offerto il loro punto di vista sulla crisi.
La crisi di incassi è personale per Nanni Moretti
Moretti, che è anche esercente e produttore, ha ammesso di soffrire la situazione a livello personale:
"Sono 32 anni che possiedo un cinema e so benissimo che il pubblico è sempre meno presente in sala. Eppure, nonostante tutto, credo nella capacità del cinema di risanarsi. È potere, è energia, è forza".
Secondo me le piattaforme streaming vanno bene per le serie, e i film vanno bene per il cinema", aggiunge il regista, toccando il tasto dolente dello streaming.
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Per Alice Rohrwacher, il cinema riunisce le persone
"Viviamo un momento in cui alcune persone preferiscono stare sole piuttosto che in mezzo ad altre persone", riflette Alice Rohrwacher.
"Ma un film è un'esperienza collettiva. Faccio film perché mi fido dell'esperienza collettiva. Forse questo è il motivo principale per cu giro un film. Come parte del pubblico, non come regista, per me è molto importante andare in un posto, con persone che non conosco e guardare tutti insieme la stessa storia e sentire questo punto di vista su questa storia tutti insieme, e scambiare la sensazione con le persone. Il cinema riunisce le persone".