Alessandro Gassmann contro i termometri digitali: "Avevo 34.2, sono morto"

Su Twitter Alessandro Gassmann sha messo in dubbio il funzionamento dei termometri digitali: la temperatura che gli è stata misurata al ristorante era veramente troppo bassa.

Con un post su Twitter Alessandro Gassmann messo in dubbio il funzionamento dei termometri digitali: la temperatura che gli è stata rilevata al ristorante era 34.2, sintomo di un'ipotermia di cui l'attore non soffre.

Il decreto ministeriale prevede che in alcuni posti come i ristoranti e supermercati prima di entrare ci deve essere misurata la temperatura che non deve essere superiore ai 37.5 gradi. Quei locali, purtroppo non tutti, che si sono adeguati alla normativa si sono muniti di termometri digitali non sempre precisissimi. Alessandro Gassmann teme che le temperature riportate aul display di questi strumenti possano essere sballate.

"Ieri al ristorante mi misurano giustamente la febbre... 34,2: premorto praticamente, un ramarro", ha scritto l'attore su Twitter che con quella temperatura dovrebbe soffrire di una lieve ipotermia mentre fortunatamente sta benissimo. "Ma 'ste macchinette sulla fronte funzionano si? Andiamo tranquilli?" si chiede Alessandro Gassmann nella parte finale del post ed i suoi follower hanno risposto raccontando le proprie disavventure con i termometri digitali.

"L'altro giorno alla biglietteria del Cenacolo Vinciano, 38.8. Mi fanno aspettare 30 secondi, 36.4. Gli ho detto: 'Facciamo 37 e mi fate entrare?'", ha scritto un follower. In un altro post leggiamo: "Per lavoro la misuro tutte le mattine, qualche giorno fa mi è preso un colpo sono partita da 38.5 fino a 40 stavo praticamente morendo senza accorgermene" e ancora "Faccio il postino al Roma e praticamente mi misurano la febbre dalle 8 alle 11 volte al giorno (uffici, portoni, negozi) con quello frontale sono uno zombie che cammina (vario dal 34,8 al 35,3) Con quello a schermo (passo dal 36,3 al 36,9)Muoio e risorgo più volte al giorno". Qualcuno sostiene che i termometri siano tarati verso il basso per permettere a tutti di accedere all'interno dei locali con buona pace della sicurezza.