Al via su Canale 5 dal 30 dicembre 2010, in prima serata, la nuova edizione in sei puntate di Al di là del lago, diretto da Raffaele Mertes per Fidia Film e R.T.I
A Poggio Sant'Angelo, paesino immerso nella campagna e sulle sponde di un suggestivo lago, Barbara (Gioia Spaziani), dopo la scomparsa del suo amato compagno Valerio, tenta di ritrovare il sorriso insieme a Luca (Kaspar Capparoni), che è anche il padre di suo figlio Lorenzo (Brando Pacitto). Con Luca, Barbara condivide la passione per quei luoghi in cui ha sempre vissuto e l'amore per gli animali, eppure l'ombra di Valerio sembra riaffacciarsi misteriosamente. Poi, il ritorno inaspettato di suo padre Luciano (Fabio Testi), l'arrivo in paese di Patrizia (Martina Colombari) ma anche la nuova presenza di Volturni (Lorenzo Flaherty), un'affascinante imprenditore senza scrupoli, confondono Barbara e sembrano anche minacciare quel luogo affascinante e incontaminato.
I misteri di oggi si legano con quelli di molti anni addietro ed è forse solo il lago a custodire la chiave di tutti i segreti
"Un mistero da svelare. Bambini alle prese con le inquietudini dell'adolescenza. Rapporti familiari che si tendono e si scontrano in cerca di un'armonia che pare un miraggio. Ma non solo." - anticipa Mertes - "Al di là del lago è anche una storia ambientata in uno scenario naturale popolato da animali di ogni specie. La sfida è stata proprio raccontare i personaggi anche attraverso il loro rapporto con gli amici a quattro zampe. Impensabile quindi organizzare una regia che non tenesse conto dell'esigenze peculiari del dirigere non solo attori, ma anche conigli, capretti, orsi, lupi e addirittura un lama. Il mio obiettivo primario era non perdere mai di vista la vitalità e la sincerità che natura, animali e bambini suggeriscono e a cui, per certi versi, obbligano. In questo ho trovato un valido sostegno nella collaborazione con Daniele Falleri, regista della seconda unità che armato di pazienza e sensibilità è riuscito persino a far innamorare due oche. Il risultato è stata un'intensa leggerezza di immagini e di sguardi che credo sia il tratto distintivo dell'intera serie."