In una recente nuova intervista con New York Magazine, Adrien Brody ha confessato di soffrire di sindrome da stress post-traumatico dopo aver recitato nel dramma di Roman Polański, Il pianista, ormai oltre vent'anni fa.
Il film, nel quale interpreta un sopravvissuto all'Olocausto di nome Władysław Szpilman, gli valse l'Oscar al miglior attore protagonista. Per l'interpretazione, si preparò con una dieta rigidissima, bevendo pochissima acqua, che lo fece arrivare a pesare soltanto 58 chili.
La trasformazione di Adrien Brody
Adrien Brody ha difeso quella scelta, nonostante le conseguenze:"Quella è stata una trasformazione fisica necessaria per la narrazione. Ma poi, quel tipo di trasformazione mi ha aperto spiritualmente ad una profondità di comprensione del vuoto e della fame in un modo che non avevo mai conosciuto".
Un'esperienza che l'ha portato a soffrire oggi di sindrome da stress-post traumatico:"Sì, ce l'ho. Ho sicuramente sofferto di disturbi alimentari almeno per un anno". Non è la prima volta che l'attore si misura in questo modo con il proprio lavoro.
Prima dell'esperienza ne Il pianista
In passato, Adrien Brody aveva lavorato anche al film The Jacket, S.O.S. Summer of Sam e Oxygen. Secondo il New York Magazine, per il primo film chiese al regista di essere lasciato dentro una camicia di forza per comprendere la situazione, quando il suo personaggio veniva portato in manicomio.
In S.O.S. Summer of Sam si ruppe il naso dopo essere stato colpito accidentalmente in faccia, con tanto di cicatrice permanente mentre in Oxygen interpreta un serial killer con apparecchi ai denti veri, invece di semplici protesi:"Non sapevo quanto fosse doloroso finché non mi hanno messo le pinze e me li hanno strappati dai denti alla fine". Adrien Brody ha ricordato infine che nel film Wrecked mangiò vermi e formiche, visto che il suo personaggio si risveglia da solo nella foresta.