Abigail Breslin e Aaron Eckhart come Blake Lively e Justin Baldoni: "Frutto della mia immaginazione, dicevano"

Blake Lively non è l'unica attrice a subire le ripercussioni di una denuncia contro un collega, anche Abigail Breslin si è lamentata pubblicamente del trattamento subito.

Abigail Breslin sul red carpet

Esporsi pubblicamente denunciando le molestie dei colleghi può recare danni alla propria immagine. Lo stiamo vedendo con la causa presentata da Blake Lively contro il collega Justin Baldoni. Ma anche Abigail Breslin, star di Little Miss Sunshine, ha una storia da raccontare che riguarda il collega Aaron Eckhart.

L'attrice 28enne ha diffuso tramite social media un saggio in cui accusa il sistema di trattare le donne come "capri espiatori" mentre il cattivo comportamento degli uomini viene scusato. Nell'articolo fa riferimento a "eventi recenti", allusione alle molestie subite da Blake Lively sul set di It Ends With Us.

"Nella mia recente carriera, ho espresso preoccupazione per il comportamento un collega maschio e sono stata considerata 'isterica'. Mi è stato detto che le mie paure erano frutto della mia immaginazione. Ora, vedendo questo schema emergere sempre di più, mi rendo conto che questa è la norma", ha scritto.

Il collega a cui l'attrice fa riferimento sembra essere Aaron Eckhart, con cui ha lavorato nel film Cia - Un uomo nel mirino del 2024.

Che cosa è successo tra Abigail Breslin e Aaron Eckhart?

Secondo quanto riferito da Just Jared, nel novembre 2023, Abigail Breslin è stata citata in giudizio dalle società di produzione responsabile di Cia - Un uomo nel mirino per 80.000 dollari di risarcimento danni accumulati, secondo loro, perché l'attrice si era rifiutata di stare da sola sul set con Aaron Eckhart. Le sue accuse non sono state rese pubbliche fino a quando la notizia della causa non è stata rivelata.

Secondo l'accusa, Breslin avrebbe affermato di avere paura di restare sola sul set con la sua costar in una lettera scritta a SAG-AFTRA in cui spiega che Eckhart avrebbe avuto un atteggiamento "aggressivo, umiliante e poco professionale" e ha aggiunto di sentirsi "in pericolo".

La Ragazza Di Stillwater 13
Lo sguardo intenso di Abigail Breslin

"Affinché la produzione continuasse, tra le altre cose, Breslin si è rifiutata di essere sola in diverse scene con Eckhart e i produttori hanno dovuto provvedere a costose soluzioni per soddisfare le richieste dell'attrice che altrimenti non avrebbe continuato ad adempiere ai suoi obblighi contrattuali", si legge nella causa.

I produttori hanno sostenuto che nonostante un'indagine sul set "non hanno trovato prove a sostegno delle accuse selvagge, isteriche e immaginarie di Breslin contro Eckhart". L'attrice è stata, inoltre, accusata di aver chiesto denaro aggiuntivo prima di firmare i documenti che consentivano l'uscita del film. All'epoca, un portavoce dell'attrice negò di essere a conoscenza della causa. Ma è la stessa Breslin a farvi riferimento nel suo scritto.

Abigail Breslin rivela: "Sono stata vittima di abusi per due anni"

La versione di Abigail Breslin

Nel saggio diffuso da Breslin si legge: "Quando un ex datore di lavoro ha intentato una causa contro di me (la causa è stata ritirata), dopo aver presentato una denuncia confidenziale contro un collega per comportamento non professionale, ho avuto l'impressione sciocca e ingenua che mi avrebbero creduto. Non sono conosciuta come una bugiarda nel mio settore. Ecco perché lavoro da 25 anni".

L'attrice ha proseguito aggiungendo: "Invece di essere creduta e protetta, è stata intentata una causa contro di me per aver avuto l'audacia di parlare apertamente. Durante il processo sono stata pubblicamente svergognata e diffamata. Una reputazione che avevo coltivato per oltre 2 decenni era stata ora macchiata quando sono diventata una donna pazza, paranoica e, per citare le parole esatte, 'isterica e selvaggia', che apparentemente ce l'aveva con gli uomini. Anche gli abusi subiti da me in precedenza sono stati considerati 'affermazioni infondate', e mi hanno fatto sembrare qualcuno che va dietro agli uomini invece di essere vista come una professionista che deve difendersi da sola. Ciò è avvenuto dopo aver adottato tutte le misure raccomandate, ragionevoli e appropriate per riferire in modo confidenziale al mio sindacato".