Sette anni fa l'attore Richard Chamberlain, fascinoso interprete di Uccelli di rovo, dichiarò pubblicamente la propria omosessualità, ma adesso sembra essersi pentito della scelta fatta, o almeno sconsiglia vivamente ai suoi colleghi di seguire il suo esempio, in modo particolare ai più famosi, quelli che vantano il nome a tutto campo nelle locandine dei film. "E' una questione complicata. La nostra cultura è ancora profondamente omofoba. E per quanto possa essere deprecabile, stupido, cattivo e immorale, è così" - ha spiegato Chamberlain al magazine gay The Advocate - "Per un attore, lavorare è una specie di miracolo, visto che non capita a tutti. Per questo è stupido da parte di una star dichiarare la propria omosessualità, in particolare se è molto richiesto. Personalmente non consiglierei ad un collega celebre di fare coming out"
Chamberlain - che a dispetto della propria omosessualità dichiarata è impegnato in diversi progetti, tra cui una partecipazione nel serial Brothers & Sisters e nel film We Are The Hartmans - ha puntato l'indice soprattutto sulla questione della Proposition 8, come un segno inequivocabile che la comunità gay deve fare ancora molta strada per poter essere pienamente accettata, e che per un attore omosessuale sia "ancora pericoloso" confrontarsi apertamente con la società attuale: "Per favore, non facciamo finta che tutto ad un tratto siamo meravigliosamente accettati".