Tensione superficiale 2019

Michela ha trent’anni e un figlio di cui occuparsi. Lavora come receptionist in un hotel sul lago di Resia, ma gli orari duri da conciliare con la vita privata non le consentono di trascorrere del tempo con il suo piccolo, senza considerare poi la paga davvero minima che non la aiuta affatto.

Così, prende una decisione drammatica quanto disperata: inizia a prostituirsi appena oltre il confine, in Austria, ma soltanto nel weekend. Pensa, così, di guadagnare di più – ricevendo anche una tutela giuridica per esercitare quel mestiere - e di potersi dedicare al figlio proprio come desiderava. In breve tempo, però, nel paese dove vive si sparge la voce della nuova attività intrapresa da Michela. La comunità, bigotta e perbenista, le si scaglia contro, isolandola e perseguitandola senza ritegno. L’obiettivo di quella “brave persone” è nascondere le proprie meschinità e ipocrisie, celandosi dietro la “svergognata” Michela.

Ma la donna non si arrende, anzi. Michela reagisce più forte che mai, camminando a testa alta e dimostrando a tutti come la vergogna sia soltanto negli occhi di chi la vuole gettare sugli altri. Finché non otterrà, finalmente, una vita migliore.