Norimberga 2025

Trama del film Norimberga

Il dramma storico è ambientato dopo la caduta del regime nazista e si concentra sul periodo in cui il Tribunale Militare Internazionale sta organizzando il processo per crimini contro l'umanità a carico dei gerarchi nazisti imprigionati. La storia è raccontata attraverso gli occhi del Capitano Douglas Kelley, uno psichiatra dell'Esercito degli Stati Uniti incaricato di valutare, monitorare e indagare sulle menti dei leader del partito nazista sopravvissuti e che verranno processati a Norimberga.

Il film è una sorta di thriller psicologico e vediamo come Kelley è ossessionato dalla figura di Hermann Göring. Il Capitano è inizialmente convinto di poter effettuare una diagnosi e trovare una patologia che stia affliggendo la mente di Göring, un qualcosa che spieghi - se non giustifichi - il male assoluto che Göring incarna. Tuttavia il giovane Capitano non si rende conto che Göring è un uomo estremamente intelligente, carismatico e astuto nelle sue manipolazioni.

Göring "affascina" il Dottore e usa le loro sessioni per ottenere favori personali, comunicare con l'esterno, trasformando quelle che dovevano essere valutazioni mentali in un duello psicologico. Intanto, in parallelo, osserviamo gli sforzi degli Alleati e del Giudice Robert H. Jackson della Corte Suprema per creare le basi di un processo storicamente senza precedenti.

Più tempo Kelley trascorre con Göring, più viene compromesso e la sua obiettività comincia a cambiare, spingendolo a oltrepassare i limiti della sua etica professionale. Kelley è smarrito quando si rende conto che nessuna patologia è applicabile a Göring e che il male non è necessariamente frutto di una malattia, ma che può essere semplicemente una sfaccettatura della natura umana.

Norimberga in sintesi

Scritto e diretto da James Vanderbilt, già noto per aver firmato le sceneggiature di Zodiac e The Amazing Spider-Man, il film Norimberga è un adattamento del saggio storico-biografico The Nazi and the Psychiatrist di Jack El-Hai, incentrato sul lavoro psichiatrico del dottor Kelley con gli imputati nazisti. Il film è costruito come un thriller psicologico che utilizza la tensione tra i due protagonisti (Kelley e Göring) per guidare la narrazione. Ambientato subito dopo la resa incondizionata della Germania nazista, il film ricostruisce i mesi precedenti e quelli durante il Tribunale Militare Internazionale.

Rispetto al libro che ha un focus molto ampio, coprendo circa 45 anni, il film copre un periodo molto più ristretto, concentrandosi principalmente sull'anno cruciale (1945-1946) dall'arresto di Göring alla sua esecuzione. Il regista James Vanderbilt ha aggiunto un'intera seconda metà in stile dramma processuale per dare al film maggiore tensione e accessibilità. Le riprese principali si sono svolte a Budapest, in Ungheria, ricreando le ambientazioni post-belliche. La fotografia è di Dariusz Wolski, collaboratore di Ridley Scott, mentre le musiche sono a cura di Brian Tyler.

Il film vanta un cast corale di alto livello, a partire dai due protagonisti: Russell Crowe interpreta Hermann Göring, l'ex comandante in capo della Luftwaffe, il nazista di più alto grado a sopravvivere per essere processato; Rami Malek veste invece i panni di Douglas Kelley, psichiatra dell'esercito statunitense incaricato di monitorare lo stato mentale degli imputati nazisti e di condurre valutazioni sulla loro personalità. Ma ci sono anche Michael Shannon che fa Robert H. Jackson, il giudice della Corte Suprema degli Stati Uniti che ha accettato di servire come capo procuratore americano al processo, e poi ancora Leo Woodall, John Slattery e Richard E. Grant.

In particolare la trasformazione di Russell Crowe è notevole. Göring, notoriamente vanitoso e amante delle uniformi ornate, è qui ritratto in abiti civili semplici e dimessi durante la prigionia, un dettaglio che ne sottolinea la caduta dal potere e che contrastava nettamente con il suo passato. I costumi giocano un ruolo nel dramma psicologico, spogliando il personaggio della sua grandezza auto-attribuita. Sulla preparazione al ruolo, Russell Crowe ha rivelato: "La cosa più difficile non è stata l'aspetto fisico, ma catturare l'immensa capacità di manipolazione di Göring. Non era un pazzo urlante; era carismatico, intelligente e incredibilmente bravo a usare le parole per confondere, specialmente con Kelley. Voleva trasformare il processo in una piattaforma per difendere l'ideologia nazista, non per difendere sé stesso come individuo".

La domanda centrale di Kelley (e del libro) era se i nazisti condividessero una patologia psichiatrica comune. Kelley alla fine concluse che non c'era una "follia" comune, ma l'eccesso di narcisismo e l'ossessiva devozione al potere. Sull’adattamento, il regista James Vanderbilt ha detto: "Il libro di Jack El-Hai è un'analisi incredibilmente profonda della vita di Douglas Kelley, ma non è costruito come un film. La più grande sfida è stata prendere quel materiale psicologico e trasformarlo in un thriller, dando una struttura drammatica al processo di comprensione del male. Dovevamo creare suspense intorno a un evento storico di cui tutti conoscono la conclusione".