Realizzare un film come Noah non è stato semplice. L'argomento biblico, l'impegno economico richiesto, il pesante budget finito nelle mani di un regista indipendente, dotato di una visione personalissima e di un carattere non facile, come Darren Aronofsky, e i dissidi sul final cut hanno costellato la lavorazione di difficoltà. Ora che il film è finalmente pronto e tra un mese arriverà nei cinema italiani, ci si mette anche la Paramount. Lo studio ha investito una consistente fetta del budget nel marketing concordando con Aronofsky la scelta di rivolgersi alla larga fetta di cattolici che tengono d'occhio la pellicola per scoprire le alterazioni rispetto al canone senza scusarsi, ma spingendoli ad aprire la mente a un'interpretazione inusuale di una storia da loro amata. Invece la Paramount, senza consultare il regista, ha aderito alla richiesta del National Religious Broadcasters aggiungendo un disclaimer al materiale promozionale che suona così: "Il film è ispirato alla storia di Noè. Ci siamo presi delle licenze artistiche, ma crediamo che il film rispetti essenza, valori e integrità di una storia basilare per la fede di milioni di persone nel mondo. La storia biblica di Noè può essere trovata nel Libro della Genesi."
Precisare addirittura l'origine della storia a un pubblico che chiaramente la conosce, nel migliore delle ipotesi, suona come un tentativo della Paramount di scusarsi dell'opera di Aronofsky, nel peggiore lo studio tratta i suoi potenziali spettatori alla stregua di stupidi senza rispettare né loro né il regista. Dal suo punto di vista, la star Russell Crowe, protagonista della pellicola, ha deciso di bypassare il problema del marketing rivolgendosi direttamente al vertice della gerarchia. Crowe ha usato il suo Twitter, con un'operazione di bombardamento tanto ingenua quanto imprevedibile, per invitare Papa Francesco a vedere Noah inviando i messaggi al celebre profilo Twitter del Papa. Ecco il contenuto di uno dei Tweet: "Caro Santo Padre @Pontifex @Pontifex_it @DarrenAronofsky #Noah film. Vuoi partecipare a una proiezione? Il messaggio del film è potente, affascinante, risonante". Chissà se Francesco risponderà positivamente all'invito.