Citizen K è un film del 2019 diretto da Alex Gibney con Mikhail Khodorkovsky e Vladimir Putin. Durata: 128 min. Paese di produzione: Regno Unito, USA.
Nel 2003 Mikhail Khodorkovsky, uno degli uomini più ricchi di Russia, fu arrestato e in seguito condannato a dieci anni di carcere, per frode ed evasione fiscale. In molti credono che la sua vera colpa sia stata aver sfidato Vladimir Putin, finendo per questo vittima della crociata del Presidente (eletto per la seconda volta nel 2004). E così la corsa ad abbracciare le regole del libero mercato, fino a diventare un autentico oligarca, hanno fatto sì che Khodorkovsky si ritrovasse condannato attraverso una serie di processi “teatrali” orchestrati da Putin. Durante la sua detenzione in una cella al confine con la Mongolia, “Citizen K” è diventato un dissidente noto in tutto il mondo. Oggi che vive in esilio a Londra, e sulla sua testa pende un’accusa di omicidio da parte delle autorità russe, Khodorkovsky continua a combattere Putin e il suo potere ormai ventennale.
Con questa recensione di Citizen K ci accingiamo a prendere in esame l'ultimo lavoro di uno dei più importanti documentaristi americani degli ultimi vent'anni, Alex Gibney: uno dei maestri indiscussi del documentario d'inchiesta, autore di opere quali Enron - L'economia della truffa, Taxi to the …
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(3.5 stelle su 5)
Attualmente Citizen K ha ricevuto la seguente accoglienza dal pubblico:
Citizen K è stato accolto dalla critica nel seguente modo: sull'aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes il film ha ottenuto un punteggio medio del 95% sul 100%, su Metacritic ha invece ottenuto un voto di 76 su 100 mentre su Imdb il pubblico lo ha votato con 7.1 su 10
La recensione di Citizen K, il documentario di Alex Gibney presentato a Venezia 2019: un inquietante affresco della Russia contemporanea all'ombra di Vladimir Putin.