Banksy - L'arte della ribellione 2020

Trama del film Banksy - L'arte della ribellione

Il documentario segue il famoso street artist Bansky, il suo impegno politico che si manifesta attraverso la sua arte, le sue imprese al limite della legalità, la sua identità misteriosa.

Banksy, attraverso la sua street art a sfondo satirico, ha trattato temi politici, culturali ed etici, riuscendo a imporre una propria corrente di pensiero. La sua opera ha rivalutato l’arte della strada, per troppo tempo vituperata e quasi evitata.

Sovversivo e dall'animo ribelle, Banksy riproduce il suo pensiero su una tela non commercializzabile, tra cui la parte esterna degli edifici, contestando la mercificazione dell'arte e lasciando un’impronta tangibile, evidente. Progressivamente apparse in Inghilterra, le opere hanno fatto capolino anche a Venezia e in Cisgiordania. Luoghi non causali.

C'è chi lo ha definito un vandalo e chi un genio, eppure nonostante la notorietà acquisita nessuno sa chi sia davvero Banksy. La sua identità è tutt'oggi un mistero: un ulteriore colpo di genio per sfuggire a un mondo nel quale tutti inseguono la fama ad ogni prezzo. Ha fatto il suo esordio all’interno della scena underground di Bristol, e le sue prime evidenze di graffiti e street art risalgono già al 1990. Il potere abusato, la povertà, i fondamentalismi politici e religiosi, l’alienazione, la guerra, la violenza e il capitalismo sono ulteriori tematiche al centro delle sue opere. Ispirato dai graffiti della New York degli anni ’70, Banksy ha, in definitiva, trasformato il movimento della Street Art in una forma d’arte mainstream, modificandone essenzialmente la concezione stessa.