Aquile Randagie 2019

Milano, durante la dittatura fascista. Tutte le associazioni giovanili vengono chiuse per decreto del Duce, compresa l’associazione scout italiana. Un gruppo di ragazzi decide così di fondare le Aquile Randagie: guidati da Andrea Ghetti e Giulio Cesare Uccellini, detto Kelly, proseguono le attività scout in clandestinità per mantenere la Promessa, ovvero aiutare gli altri in ogni circostanza.

Il gruppo arriva in Val Codera, una piana alle porte di Milano, e ne fa la sua base per campi e uscite clandestine. Il fascismo non li ignora, anzi: li segue e li spia, arrivando a pestare Kelly, che perde l’uso di un orecchio. Ostacoli e violenze non fermano però le Aquile. Dopo il 1943, i ragazzi danno vita al movimento scout clandestino che supporterà la Resistenza fino alla fine della guerra. Insieme ad alcuni docenti del collegio San Carlo di Milano, infatti, le Aquile Randagie entreranno a far parte dell’Organizzazione Scout Cattolica Assistenza Ricercati. Insieme combatteranno il regime, con azioni mirate che permetteranno di far superare il confine italiano e raggiungere la Svizzera a più di 2.000 persone ricercate dai nazifascisti: ebrei, perseguitati politici e chiunque avesse bisogno di fuggire le persecuzioni. Alla fine della guerra, le Aquile Randagie tuteleranno anche tedeschi e italiani autori di violenze, ricercati dai partigiani, chiedendo per loro una giusta pena con un processo giusto.