4bia è un film del 2008 diretto da Banjong Pisanthanakun e Paween Purikitpanya con Laila Boonyasak e Pongsatorn Jongwilak. Durata: 120 min. Distribuito in Italia da Wave Distribution. Paese di produzione: Thailandia.
Antologia horror in quattro episodi. Il primo, "Paura di essere soli" ("Happiness") , racconta la storia di una ragazza sola che comunica con uno straniero attraverso sms e presto scopre qualcosa di strano riguardo il suo interlocutore. "Paura delle rappresaglie" ("Tit for Tat") è una storia di magia nera e vendetta riguardo un ragazzino vittima di un gruppo di bulli a scuola. In "Paura di ciò che accade nella notte" ("In the Middle") un gruppo di amici affronta il suo peggior viaggio in campeggio dopo un incidente in acqua facendo kayaking. L'ultimo episodio, "Paura della morte" ("Last Fright"), è un thriller psicologico che coinvolge una hostess in volo da sola con un morto in aereo.
L'orrore si fa in quattro Quattro storie spaventose per un film a episodi che chiude questa lunga estate di "brividi thailandesi", quattro piccoli film diretti da altrettanti registi che si sono misurati con temi, stili e approcci al genere molto diversi. I primi due episodi …
Date di uscita e riprese - 4bia è arrivato per la prima volta nelle sale italiane il 10 Settembre 2010 (Wave Distribution). Le riprese del film si sono svolte in Thailandia. Ecco alcune delle location in cui è stato girato il film: Suvarnabhumi Airport, Racha Thewa, …
Il sequel di 4bia - L'horror tailandese Phobia 2 è il sequel di 4bia. Il primo capitolo era formato da quattro episodi, il secondo da cinque.
Attualmente 4bia ha ricevuto la seguente accoglienza dal pubblico:
I premi vinti da 4bia e le nomination:
4bia è stato accolto dalla critica nel seguente modo: su Imdb il pubblico lo ha votato con 6.6 su 10
4bia
2012 - Terminal Video
Contiene 1 Disco.
Oltre a The American, in sala arrivano anche 20 sigarette, La solitudine dei numeri primi, Resident Evil: Afterlife, l'horror 4bia e My Son, My Son, What Have Ye Done.
Quattro episodi che strizzano l'occhio all'horror occidentale, tra sequenze da incubo e ironia, per un lavoro riuscito solo a metà.