Che Lars von Trier sia un cineasta di talento, un semplice provocatore o un folle, o tutte queste cose insieme, ce ne sarebbe da discutere a lungo, ma l'unica cosa certa, secondo la direzione del Festival di Cannes, è che alla kermesse cinematografica non è più persona gradita "con effetto immediato".
Tutto ha avuto inizio ieri pomeriggio, dopo la conferenza stampa tenuta da von Trier e il cast del suo Melancholia. Una conferenza stampa che ad un certo punto ha preso una piega "scomoda", a causa delle dichiarazioni provocatorie del regista, di natura sessista e antisemita. Parlando di un presunto progetto futuro, un film pornografico, von Trier ha affermato "Con le donne è sempre così. Vogliono l'hardcore spinto e io cerco di fare del mio meglio. Ho suggerito di aggiungere dei dialoghi, ma a loro non importa niente dei dialoghi. Vogliono il sesso, perciò ora sto scrivendo la sceneggiatura. Durerà tre o quattro ore."
E poi ancora: "per molto tempo ho pensato di essere ebreo ed ero molto contento di ciò. Poi è arrivata Susanne Bier e improvvisamente sono stato un po' meno contento di essere ebreo. Anche avere scoperto di avere radici tedesche è stata una cosa positiva. Posso dire che capisco Hitler. Non che mi piaccia, intendiamoci, ma immagino di vederlo seduto nel suo bunker. Ovviamente non sono favorevole alla Seconda Guerra Mondiale e non sono contro gli ebrei, neppure contro Susanne Bier. Ecco, ora non so più come uscire da questo discorso. Ok, sono un nazista." E altre frasi ancora in cui si auspicava "la soluzione finale per i giornalisti"
Anche se il regista si è scusato, le polemiche non sono tardate ad arrivare, seguite da una netta condanna da parte della direzione del Festival, che in via definitiva ha rilasciato un comunicato in proposito: "Il Festival di Cannes offre l'opportunità ad artisti di tutto il mondo di presentare i loro lavori e difende la libertà creativa e d'espressione. La commissione dei registi del Festival, riunitasi eccezionalmente oggi, è profondamente dispiaciuta che questo evento sia stato usato da Lars von Trier per esprimere commenti inaccettabili, intollerabili e contrari agli ideali di umanità e generosità che sono nella natura del Festival. La commissione condanna categoricamente questi commenti e dichiara Lars von Trier una persona non gradita al Festival di Cannes, con effetto immediato".
Il suo film resterà in concorso, anche per non penalizzare coloro che ci hanno lavorato - dagli attori alla crew - ma se von Trier dovesse ottenere qualche riconoscimento, ha affermato il direttore Gilles Jacob, "sarà meglio che non venga a ritirarlo".