Rumena d'origine, ma milanese d'adozione per la sua carriera di modella iniziata ancora giovanissima, Madalina Ghenea ha compiuto negli ultimi tempi i primi passi nel mondo della recitazione: qualche videoclip, un po' di televisione, la partecipazione alla terza stagione de I Borgia, le prime apparizioni al cinema ed ora, finalmente, la grande visibilità sul grande schermo grazie al ruolo in Youth - La giovinezza di Paolo Sorrentino, per una carriera cinematografica che sembra definitivamente lanciata e che la vedrà prossimamente in Condemned to Love e Zoolander 2.
É però per il ruolo in Youth che l'abbiamo incontrata in quel di Cannes, dove c'è una parte di lei in particolare che ha attirato l'attenzione generale, quel cosiddetto lato b che campeggia sulla locandina del nuovo lavoro del regista italiano e che non ha mancato di crearle qualche imbarazzo. Eppure la Ghenea nel film non si limita ad essere solo un corpo: parla poco, è vero, ma pronuncia una delle battute più forti della pellicola, oltre a tenere con disinvoltura la scena accanto a monumenti del cinema come Michael Caine ed Harvey Keitel. Un'esperienza che non poteva non suscitare la nostra curiosità.
Dalle passerelle di moda ai poster di Youth a Cannes
La moda l'ha lanciata, ma non è la sua vita. "Non è quello che avrei voluto fare," ci dice serena, "sono grata al mondo della moda, perché mi ha lanciata e mi ha portata qua, ma è stato un mezzo." É un mondo che, è evidente dalle sue parole, le ha creato molte frustrazioni e non ama ed essere a Cannes 2015 è un traguardo di cui è palesemente orgogliosa. "Questa esperienza mi ha cambiata," ci racconta, "vedo la vita in modo diverso ora e penso di essere fortunata alla mia età ad aver già raggiunto traguardi del genere." Eppure c'è quell'imbarazzo di essere sul poster di uno dei film più importanti di questo festival con una parte intima del proprio corpo in evidenza. "Se mi sento imbarazzata? Il mondo della moda è quello con il maggior numero di complessi che abbia mai visto, quindi è normale che avessi un certo pudore a mostrarmi nuda, qualcosa che non ho mai fatto prima. Ma non penso che sia l'unica cosa che attira l'attenzione in quel poster, che distolga l'attenzione da Michael Caine e Harvey Keitel. Piuttosto vi chiedo: dove pensate che guardano loro?" E su di loro ha parole di grande stima e rispetto. "Avevo mille paranoie per le scene di nudo, ma Caine e Keitel hanno saputo rendere tutto normale e naturale. Anche l'imbarazzo che c'era dopo aver letto la sceneggiatura, sul set è sparito."
L'insegnamento di Sorrentino
Ci colpisce che abbia detto di vedere la vita in modo diverso ora, le chiediamo il perché. "Uno dei messaggi importanti del film è il rapporto genitori-figli ed il dedicare il tempo alle cose che sono veramente importanti nella vita. Per questo ora guardo i miei genitori in modo diverso." Ma non è l'unico aspetto che l'ha colpita del film. "Non ho ancora visto il film per intero, soltanto alcune sequenze che però mi hanno colpita. La scena del massaggio, per esempio, che ci fa capire quanto sia importante il contatto umano in un mondo dominato dalla tecnologia. Non è una scena legata al mio personaggio, ma è un insegnamento che ho tratto dal film." Sente però che Paolo Sorrentino le abbia fatto anche un regalo: "ha usato il mio corpo e la mia giovinezza rendendola immortale. L'ho fatto ora, a 27 anni, non credo che potrò farlo molto in futuro." Ma è chiaro che quando parla di "usare" non intende in qualità di donna oggetto. "No, non vedo il mio personaggio in quel modo, in fondo quando mi hanno mandato la scena da studiare per il provino è l'unica in cui parlo e dico qualcosa di molto forte. Non è un personaggio vuoto, è una musa perfetta che però mostra tutte le sue imperfezioni quando la guardi da vicino." Né la spiazza che una Miss Universo dia una risposta forte come quella che interpreta nel film: "Se mi è capitato nella vita? Assolutamente sì. Penso che Sorrentino mi abbia scelta perché nel provino ho messo tutta la frustrazione di anni di lavoro passati ad essere giudicata solo per l'aspetto fisico." Un provino che inizialmente ha svolto in modo diverso da come richiesto dall'autore. "Provo sempre a fare a modo mio, almeno inizialmente, poi attingo anche alle indicazioni del regista. In questo caso ha funzionato bene."
Il futuro, tra cinema e timori
Per il prossimo futuro, le prossime tappe di una carriera cinematografica ormai lanciata, ci sono già tre progetti in ballo. "Prima di tutto sarò sul set di un importante film americano con attori che amo molto." Si tratta di Zoolander 2? Molto probabilmente sì, anche se lei non può confermarcelo direttamente (le agenzie lo hanno fatto per lei). Sarà poi la volta di Condemned to Love, commedia romantica debutto alla regia dello sceneggiatore premio Oscar Barry Morrow, ed infine ancora su un set italiano per un ruolo da protagonista. Eppure un po' il futuro la spaventa, forse ancora segnata da alcuni spunti di Youth: "La scena con Jane Fonda mi fa pensare al rapporto regista/attore nel mondo di Hollywood, è una scena che mi fa ripensare anche a Birdman e che da quello che ho capito racconta una triste realtà. Anche io ho avuto agenti che mi spingevano a fare qualcosa per soldi, mentre ho sempre cercato di scegliere quello che mi ispirava al momento con l'idea di costruire qualcosa per il futuro." Un futuro al quale non mancano anche timori personali per la Ghenea, forse ancora segnata da un film che parla del passare del tempo. "Mi spaventa perdere le persone care ed il bambino che è in me e spero di portarmi dietro tutta la vita. Come Michael Caine che in conferenza ha dato risposte da applausi e ancora dimostra l'entusiasmo di un fanciullo!" Le auguriamo di riuscirci.