La semifinale di X Factor 2025 non è certo stata una puntata soporifera come le precedenti (d'accordo, non tutte, ma la maggior parte) e il merito di questo va alla gara, nel senso più ampio. Nel dettaglio, invece (ed era pure ora che ci dessero l'opportunità di scriverlo), bisogna "ringraziare" i giudici, nella persona di Francesco Gabbani.
Le nostre pagelle dei Live
Non è che lo disegnano, lui è proprio così. E d'altronde, da quando ha messo piede nel talent di Sky, ha sempre lanciato segnali inequivocabili che portavano dritti dritti all'epilogo di ieri sera: al momento opportuno avrebbe scatenato l'inferno. Solo che il "momento opportuno" di Francesco Gabbani non è come quello di Achille Lauro, che calcola meticolosamente le sue mosse (e infatti è prevedibile). Il giudice toscano è arrivato all'esplosione semplicemente per accumulo.
Gabbani, hai pure ragione però fattela 'na risata! - voto: 5
Gli è capitato un ruolo non facile: non il giudice, ma quello che doveva prendere il posto di Manuel Agnelli. Lui si è presentato come sempre: pettinato, preciso, tutto sorrisi e gentilezze. Ma non ha preso in giro nessuno, perchè è chiaro che sotto quell'aspetto da PierC si nasconde un Morgan che scalpita per uscire.
Amato dal pubblico (o almeno lo era prima di X Factor), competente, gentile, ma anche pedante, estremamente ambizioso, permaloso: i suoi colleghi al tavolo non l'hanno mai supportato e sopportato, arrivati alla semifinale non è più un mistero. Attuando nei suoi riguardi atteggiamenti che in alcune puntate, almeno stando al termometro social, avrebbero rasentato la presa in giro.
Ma Francesco Gabbani, va detto, si è sempre difeso, alzando pure la voce: come è successo ieri sera, quando, dopo l'esibizione di Tellynonpiangere, Achille Lauro, da quello stratega para..lo che è, ha attaccato il concorrente perchè non all'altezza, ormai, della competizione. E grazie! Lo andiamo ripetendo tutti dal primo Live, non è poi questa grande rivelazione arrivati in semifinale!
Il nostro Gabbani però, ormai calato nella parte della mamma orsa a ogni costo, non soltanto risponde al collega per le rime, ma comincia ad attaccare anche gli altrui concorrenti con motivazioni tra il fantasioso e l'immaginario. L'apice arriva quando Giorgia, interpellato Achille Lauro per un giudizio sull'esibizione di PierC, si sente rispondere da Gabbani, che si diverte a immaginare cosa l'altro potrebbe dire per sminuire il suo pupillo.
Una nota positiva c'è, perchè dovendo scatenare il suo rancore funesto sugli altri giudici, Gabbani per una sera ci ha graziati: nessuna battuta da segnalare.
E lui alla fine ha anche ragione: sono lì per giudicare, non per dispensare consigli non richiesti, fare i grilli parlanti e riempire di complimenti inopportuni. E gli va dato atto di essere sempre stato più schietto degli altri tre nel "misurare" le performance dei ragazzi. Però, insomma, è un programma televisivo di intrattenimento, un po' di leggerezza in più gioverebbe.
Il tavolo dei giudici finalmente scongelato - voto: 6
Soffermiamoci un attimo sull'imbarazzo che da casa anche voi avrete provato ogni volta che Achille Lauro ripeteva a sè e agli altri "che bella questa edizione! con questi talenti incredibili!" e via dicendo. Come se ripeterlo lo facesse poi diventare vero.
Per tutti i Live abbiamo dovuto ascoltare giudizi poco sinceri, complimenti esagerati (espressi poi sempre con le solite 10 parole) che francamente poco si addicono a una gara.
Poi, come per magia, a un passo dalla finale - il 4 dicembre a Napoli, in TV su Sky Uno e TV8 - quella cupola di zucchero si è infranta facendo fuoriuscire rancori, antipatie e finalmente qualche parere onesto sulle doti di questi concorrenti.
Lauro ha sostanzialmente detto a Tellynonpiangere che non è 'sto gran cantante, per poi rinfacciare a PierC l'ultimo posto nella classifica degli inediti su Spotify. Gabbani ha detto tutto a tutti, inventando dove necessario. In mezzo a loro due perfino Jake La Furia ne è uscito fuori come un campione di moderazione.
Era ora!
Rob prima finalista - voto:8
La scelta di Decode dei Paramore si spiega più come un'infatuazione adolescenziale (non ci libereremo mai di Twilight, vero?) che come una scelta realmente pensata e azzeccata. Non a caso è la sua esibizione meno riuscita (perchè l'aggettivo peggiore proprio non può stare nella stessa frase di Rob) di tutta l'edizione. Ma anche quando sbaglia Rob cade sempre in piedi, perchè può fare affidamento su ciò che di più prezioso ha: se stessa.
E quando Giorgia la proclama prima finalista dell'edizione, in barba a tutti i sondaggi, può essere una sorpresa solo per quei famosi spettatori che guardano X Factor ascoltando un altro programma.
L'emozione di Delia - voto: 9
Gli odiatori dei social non avevano ancora finito di digitare la parola "siciliano" che lei è tornata sul palco per la seconda manche sfoderando, questa volta sì, una cover rigorosamente in italiano, che ha ammutolito tutti.
Delia non ha solo cantato, ha interpretato, ha vissuto Sei bellissima di Loredana Bertè, in perfetto equilibrio tra potenza, precisione ed emozione. Concedendo anche lei, questa volta, un po' di spazio in più a quella fragilità che nel corso delle settimane ha sempre nascosto sotto la strabordante energia.
Brava Delia, meriti tutto, e soprattutto quel posto in finale che era sembrato allontanarsi dopo il ballottaggio ingiusto di una settimana fa. Ieri sera invece quelli del partito "basta siciliano a X Factor" non c'hanno nemmeno provato a votarti contro. Anche perchè hai dimostrato che, complicarti la vita e il percorso con quei mash-up impossibili, è stato in realtà un atto di grande generosità verso gli altri concorrenti: se avessi fatto solo cover dall'inzio, X Factor sarebbe durato qualche settimana in meno.
Il saltello di PierC come atto liberatorio - voto: 7
Ha dovuto sopportare per tutta l'edizione il peso di una responsabilità: essere considerato il migliore in gara. Se aggiungiamo a questo la sua naturale propensione da studente modello, possiamo capire quanto si nascondesse dietro quelle lacrime che, nel ringraziare il suo giudice, non è più riuscito a trattenere.
Soprattutto: quanto deve averlo fatto sentire libero, per una volta, quel salto goffo che gli era stato già rinfacciato pure con troppa enfasi diverse puntate addietro.
Ma questa volta PierC ha rubato a Lauro il "me ne frego!" e, con il plauso del suo coach, ha fatto ciò che ogni condannato alla (possibile) vittoria si vede concedere solo alla fine: un ultimo saltello, sgraziato, scoordinato, sincero, sul palco di X Factor.
eroCaddeo "scippa" la finale a Tomasi - voto: 5
Attireremo le critiche di tutti quegli ascoltatori che, da una settimana, spingono l'inedito di eroCaddeo in alto nella classifica degli singoli più ascoltati: simpatico, gentile, ma musicalmente non è proprio la nostra tazza di tè. Nessuna emozione, nessun brivido sulla nostra pelle a ogni performance, non ci è riuscito nemmeno con Luigi Tenco (figurarsi con i Coldplay).
X Factor però, dai Live in poi, lo fa il televoto, e quindi non è strano vedere eroCaddeo tra i finalisti. Ma il fatto assume una sfumatura di ingiustizia considerando chi era il suo sfidante al ballottaggio, quel Tomasi di soli 17 anni (compiuti mentre era in gara) che, piaccia o meno il suo genere di riferimento, non ne ha sbagliata una (perfino la performance più criticata, sugli Oasis, era stata comunque da sufficienza piena).
Che un concorrente piaccia (musicalmente parlando, è ovvio) meno di altri, è legittimo e dettato da quel gusto personale, ineliminabile anche nei giudizi professionali. La sensazione però è che, visto lo squilibrio dello scorso anno, questa volta si sia fatto di tutto per dare a ciascun giudice la propria carta da giocare in finale. E anche questo è legittimo, ma assai discutibile.