X Factor 2024, le pagelle degli Home Visit: le strane scelte di Achille Lauro, la lezione di Manuel Agnelli

Gli Home Visit di X Factor 2024 ci hanno regalato poche emozioni ma uno dei momenti certamente più sinceri e profondi dell'intera edizione: ecco le pagelle di giudici e concorrenti.

Beatrice Fita è stata esclusa da X Factor 2024

A metà tra gli Home Visit che conosciamo e un'audizione di MasterChef: X Factor 2024 ha scombinato ancora un po' le abitudini del pubblico più fedele per l'ultima fase delle selezioni, prima dei Live. Se solitamente i quattro team si formavano, quasi contemporaneamente, in quattro posti del mondo diversi, questa volta si è optato per la stessa lussuosa villa nella campagna piacentina.

Una scelta che ha inevitabilmente tolto qualcosa al racconto televisivo e all'empatia che poteva nascere con il pubblico a casa (era bello quando erano i giudici a scegliere una meta, ma voi ve lo ricordate il racconto di Manuel Agnelli sul suono delle campane di Bologna?). E dunque si è provato a sostituire i racconti di vita con le torte di mele preparate dai nostri concorrenti (senza il lievito), ma il risultato non è stato proprio lo stesso, tra una che compone un tiramisù per 10 persone leccando le fruste dello sbattitore elettrico e una cena a base di verdure poco cotte. Alla pasta e "potate" dei Potara eravamo già pronti a cambiare canale per seguire le appassionanti avventure di don Matteo/Massimo. Chi confeziona il programma ha provato anche a recuperare terreno cucendo alla fine della puntata tutti i quattro momenti decisivi, ma il risultato, va detto, è stato piuttosto scialbo.

Concorrenti Hvlauro R1A0013
Un abbraccio tra i concorrenti

Certo, il motivo è anche un altro, perchè i due Bootcamp hanno parlato chiaro rispetto alla direzione che X Factor ha preso, abbracciando una volta per tutte il suo limite e il suo punto di forza: quello che stiamo guardando è uno show televisivo a tema musicale, e non il contrario. La scelta dei concorrenti, dunque, è stata piuttosto "telefonata" perchè era chiaro che si sarebbe tenuto conto delle potenzialità spettacolari degli artisti tanto quanto del loro talento con le note. E se ci fosse stato bisogno di scegliere tra le une e l'altro, era ovvio che la scelta sarebbe ricaduta sulle prime. Come in effetti è stato. Senza dubbio questi Home Visit ci hanno dunque restituito il piacere della contestazione dal divano, di cui parlavamo la scorsa settimana sempre da queste parti, ma in realtà non ci hanno raccontato nulla (o quasi) che non avessimo già previsto.

Le scelte di Achille Lauro

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Achille Lauro con i suoi concorrenti

Patagarri - Voto 5,5

La storia che il loro inedito racconta non è male (è una sorta di rilettura semplificata e milanese de I soliti ignoti o Criminali da strapazzo) ma dovrebbero fare pratica con la metrica. È stata forse l'esibizione più debole vista fin qui. A questo punto della gara sembrano non sapere più bene chi sono e cosa vogliono, e il tutto viene a galla quando due membri provano, forse per timore, a defilarsi da quella macchina tritanervi che è X Factor. Ma Lauro ha evidentemente già deciso che saranno loro la sua "quota stranezza" dei Live, così li mette intorno a un tavolo cercando di ripristinare la ragione. A farne le spese è il più talentuoso della brigata, Ibra, con la sua voce "che è un dono del Signore", che sbaglia quello che può sbagliare durante l'esibizione e prova a rimediare dopo cena, quando ormai evidentemente il dado era stato già tratto.

Lorenzo Salvetti - voto 6

Bravo è bravo, nessuno vuole metterlo in dubbio, e pazienza se, alla soglia dei 17 anni, non ha quella personalità strabordante che il suo giudice sembrerebbe volere. Qui il problema è un altro: se dopo appena tre esibizioni si fa già fatica a ricordarle, esattamente come spera Achille Lauro di portarlo in finale? Contando solo sul magico potere del televoto? Staremo a vedere.

Les Votives - voto 7

Non sarà stata la loro esibizione migliore, quella sulle note di Mina, ma è sicuramente stata la più interessante perchè ha raccontato due cose importanti al loro giudice. La prima, si sapeva, è che sono ambiziosissimi e sono disposti a studiare e sperimentare pur di arrivare fino in fondo. La seconda è che, anche quando sbagliano, riescono comunque a cavarsela meglio di altri. Caratteristica non di poco conto dal prossimo giovedì.

Achille Lauro - voto 5

Svilente la scelta di farsi accompagnare da Perla, la "manager della casa", per rimettere in riga una squadra di ragazzacci che hanno rischiato di mandare in fallimento la produzione di X Factor a suon di plettri rubati. Sia chiaro: non è Perla che si discute, ma la scelta, al di fuori del contesto, di qualificarla con un ruolo che non la determina. Sarà sembrato un siprarietto simpatico a qualcuno, non a tutti. Come non ha suscitato risate la battuta della "festa sbagliata" con soli concorrenti uomini. E gli facciamo passare la tavolata in stile ultima cena per questa volta, ma solo perché gli Home Visit si sono casualmente svolti nel giorno del suo compleanno.

Le scelte di Jake La Furia

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La squadra selezionata da Jake La Furia

Elmira - voto 7

La sua esibizione - questa volta con una ballad, che ha eseguito bene, come sempre, ma con minore precisione delle volte precedenti - era quasi una formalità. Jake La Furia ha deciso dalle Audition che Elmira sarebbe arrivata ai Live, perchè fra tutti lei sembra avere già pronto nell'armadio il costume da pop star. Lei in più dice di essere intelligente e rassicura il suo coach che sì, nonostante il poco tempo, riuscirà a imparare l'italiano per poter comunicare con lui. La fiducia, in questa fase, non costa nulla ma la verità la scopriremo solo durante i prossimi giovedì (e soprattutto dopo la finale).

Francamente - voto 8,5

Chissà se mangeremmo un tiramisù fatto da lei, certo è che Francesca da Torino e poi Berlino, con quella voce trasformista e quell'intensità, potrebbe cantare la stessa canzone per tutta la durate dei Live e riuscire a darle comunque mille sfumature diverse. La cosa più sorprendente resta però la voglia che manifesta di continuare a imparare e sperimentare. Sarà la nostra quota sorpresa e divertimento.

The Foolz - voto 5,5

Rifanno E la luna bussò di Loredana Bertè, ma non in maniera più rock (nessuno può essere più rok di lei) semplicemente in maniera meno raffinata. Se Elmira e Francamente hanno due identità in netto contrasto ma ben definite, questi ragazzi veneti sono forse i meno a fuoco dell'intera edizione. Non si capisce nemmeno bene se abbiano una preferenza tra cantare in inglese o in italiano, e non che non avrebbero le capacità. Il dubbio resterà sempre: non sarebbero stati meglio i Potara?

Jake La Furia - voto 6,5

Il ruolo di giudice che deve decidere "della vita e della morte" dei suoi concorrenti, dopo averli scelti e coccolati, non gli si addice e non gli piace. Non è il solito Jake con la battuta pronta, sembra anzi piuttosto annoiato dal suo compito. Immaginiamo che recupererà tutto lo smalto quando ritroverà i colleghi al tavolo dalla prossima settimana.

Le scelte di Paola Iezzi

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I concorrenti di Paola Iezzi

Pablo Murphy - voto 5

Raggiunti abbastanza inspiegabilmente gli Home Visit, altrettanto inspiegabilmente andrà anche ai Live. Storia triste a parte, il vero problema con lui è che non sarebbe nemmeno un cattivo performer ma c'è sempre il dubbio che non capisca (non letteralmente, ovvio) quello che sta cantando.

Laura Fetahu - voto 8,5

Sa perfettamente quello che vuole e sa quanto vale. E lo dice, senza tanti problemi, cosa che non la renderà la più simpatica del mondo ma fa di lei certamente la più determinata (sarà un bel testa a testa con Les Votives). Sulle note di If I Were a Boy tradisce un po' di emozione di incertezza. E questo ci dice che è umana.

Dimensione Brama - voto 7

La loro versione di Kylie Minogue è come il look del cantante: il sopra fa a botte con il sotto ma insieme, senza ragione apparente, hanno un loro perchè. Se Paola Iezzi deciderà di cavalcare le crepe che necessariamente esistono in una band, saranno il nostro drama del giovedì.

Paola Iezzi - voto 8,5

Tra tutti i concorrenti e tutti i giudici in ballo per questi Home Visit, sicuramente la più emozionata è lei. Ed è anche la più convincente quando deve far accettare una decisione - lasciare a casa i Frammenti in favore di Pablo Murphy - non proprio condivisibile. Non vediamo l'ora di vederla al lavoro con i suoi ragazzi per preparare i Live.

Le scelte di Manuel Agnelli

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Il team di Manuel Agnelli con il giudice

Mimì Aminata Caruso - voto 8

Ha innegabilmente un dono, la sua voce, ma abbiamo anche capito che Mimì, appena 17 anni, è anche una che studia e che, come ha detto lei stessa, è sempre alla ricerca di quell'elemento "strano" in ciò che ascolta. Per adesso ci ha deliziati ma è anche vero che, parole a parte, non è mai uscita fuori dalla sua zona di comfort. Da cui Agnelli dovrà inevitabilmente tirarla fuori.

Punkcake - voto 7,5

Saranno anche arrivati a X Factor per gioco e senza aspettative, ma adesso cominciano a crederci. D'altronde se a dire "siete una band vera" è Manuel Agnelli, chiunque comincerebbe a guardarsi allo specchio con occhi diversi. La loro I'm Scum è un passo in più verso l'acquisizione di quella credibilità che serve per giustificare l'ingresso ai Live, ma è anche abbastanza cauta come da chi ha capito cosa c'è in ballo. Loro per scaramanzia non tolgono neppure l'etichetta al basso nuovo, e mettono così in gioco tutto, anche una sana dose di fortuna.

Danielle - voto 8

Come sia riuscito a tirar fuori quella cover di Lucio Battisti, dopo tutta quell'emozione che tiene difficilmente a freno, dopo non aver toccato cibo, dopo aver vanificato, in una giornata torrida, con elastici azzurri, tutte le cure destinate ai suoi capelli, solo lui lo sa. Ma Daniel riesce nel miracolo di convincere Manuel Agnelli sul filo del rasoio anche stavolta, scavalcando Beatrice Fita, che ci regala però il momento più intenso della serata.

Manuel Agnelli - voto 9

No, non parlavamo dell'esibizione di Beatrice sulle note dei Pixies, ma del momento della sua esclusione dai Live. Ora: c'è un clichè che vuole gli artisti tutti un po' antipatici, che vuole i rocker tutti un po' "sporchi e cattivi", che vuole Manuel Agnelli il castigatore di X Factor. Lui però, alla soglia dei 60 anni, può permettersi di dare un calcio a clichè, pregiudizi e stupidaggini di questo tipo per dire la verità a una ragazza con l'età di sua figlia: che semplicemente non è ancora pronta per stare lì dove vorrebbe. Ma le dice anche che, se vorrà fare la gavetta vera, quella che forgia le grandi come le piccole carriere, allora lui ci sarà. E questa non è solo una chance più grande di X Factor stesso, ma è anche una lezione di umanità.