Wolf King, la recensione: una classica fiaba animata, ma poco convincente

Tra favola e azione: la nostra opinione sulla nuova serie animata in streaming su Netflix, che adatta la saga letteraria Wereworld.

Il protagonista di Wolf King

Netflix sembra aver capito da tempo che l'animazione è un mezzo espressivo che molti dei suoi utenti apprezzano, poiché ottimo per adattarsi non solo ad un numero pressoché infinito di storie, ma sopratutto a diversi tipi di pubblico. Dopo aver visto gli adattamenti animati di The Witcher, Castlevania e Il Principe dei Draghi, ecco che arriva in piattaforma Wolf King, una nuova serie che stavolta cerca di far leva principalmente sugli spettatori preadolescenti.

Wolf King Immagine Serie Animata Netflix
Orsi e Lupi in una scena della serie

Adattando una parte della saga letteraria intitolata Wereworld di Curtis Jobling, questa produzione porta su schermo il classico viaggio dell'eroe in una storia che mescola fantasy, azione e amicizia, in un viaggio che servirà al protagonista per comprendere il mondo e sé stesso. Questa serie sarà quindi riuscita a convincerci? Non in ogni sua parte purtroppo, ma cela comunque degli elementi di pregio che la rendono a suo modo interessante anche se non del tutto riuscita.

Chi ha paura del lupo mannaro?

Wolf King
Un'immagine di Drew

In un mondo governato dai Lord mannari, uomini in grado di assumere sembianze animali, Drew è un giovane che vive con suo fratello e i genitori vicino ad una città portuale, in una zona rurale del regno. La sua esistenza trascorre serena fino a che una sera, mentre la luna piena è alta in cielo, la famiglia viene attaccata e sua madre uccisa. Prima di morire, però, la donna lo esorta a scappare e cercare un certo Duca Bergan che lo aiuterà a comprendere sé stesso. Drew, infatti, potrebbe essere l'ultimo discendente dei Lupi, precedenti regnanti, il quale trono è stato usurpato dai dispotici Leoni. Per il ragazzo, ingiustamente accusato della morte del genitore, inizia così un viaggio pericoloso attraverso un mondo a lui ostile.

Una storia classica e avvincente

Wolf King Protagonista
Drew in versione Lupo

Wolf King è una storia di maturazione e crescita: Drew ha solo sedici anni e l'unico mondo che conosce è la cittadina dove è sempre vissuto. Non ne sa nulla di politica, di diritti per il trono e nemmeno di lotta e combattimenti. Tutte le verità di cui viene a conoscenza, che riguardino lui o il regno, le disvela insieme allo spettatore in un viaggio che porta tra boschi tetri, villaggi rurali o sfarzose capitali.

La crescita del personaggio, così come le amicizie che stringe lungo il suo percorso, sono ben narrate in 8 episodi che di sicuro condensano molto dell'opera cartacea, ma che allo stesso tempo risultano sufficienti per ritenere la storia soddisfacente ed esaustiva. Lealtà, amicizia, giustizia e famiglia sono, infatti, le tematiche principali di una serie animata, e una storia, che di certo non brilla per originalità ma che ha come pregio quello di saper parlare al suo pubblico con immediatezza e semplicità, senza ricercare una complessità che comunque non gli sarebbe appartenuta.

Animazioni poco convincenti

Wolf King Combattimento
Drew e il re in una scena

A deludere, purtroppo, sono proprio le animazioni ad opera della britannica Jellyfish Pictures e dell'indiana Assemblage Entertainment. Il design dei personaggi, funzionale e immediato, si scontra infatti con una qualità della parte animata piuttosto incerta. Le sequenze, da quelle più concitate a quelle più comedy, sono spesso poco fluide e persino l'espressività dei personaggi risulta soffrire di queste mancanze. Questo aspetto permane piuttosto evidente per tutti gli episodi, e costituisce sicuramente la componente più deludente di una serie la cui storia funziona, ma che al contempo non è riuscita a conquistarci veramente.

Conclusioni

Wolf King è la nuova serie animata di Netflix che si rivolge principalmente ad un pubblico preadolescente. Mischiando fantasy e azione con una storia di crescita personale e amicizia, propone il classico viaggio dell’eroe con una scrittura piuttosto convincente e particolarmente immediata, senza ricercare la complessità a vantaggio di una giusta semplicità. Il difetto più grande, però, sta nelle animazioni che non convincono: poco fluide e non particolarmente curate influiscono molto sul nostro giudizio di questo titolo.

Movieplayer.it
2.5/5
Voto medio
N/D

Perché ci piace

  • La storia, avvincente e piacevole.
  • I personaggi, stereotipati ma interessanti.
  • La funzionale semplicità della narrazione.

Cosa non va

  • Le animazioni piuttosto mediocri.