Werewolves, la recensione: Frank Grillo contro i lupi mannari

La storia di Werewolves è ambientata durante una notte di superluna, nella quale chi si trova esposto alla luce del satellite naturale terrestre diventa un licantropo affamato di carne umana. Al cinema.

Un'immagine promozionale di Werewolves

Il senso di déjà vu si fa forte soprattutto nelle fasi iniziali, quando i preparativi per trasformare quelle casette unifamiliari tipicamente a stelle e strisce in una sorta di piccole fortezze non può che riportare alla mente un grande classico del cinema di genere recente, ovvero il primo La notte del giudizio (2013) e relativa saga a seguire.

Un Lupo Mannaro Di Werewolves
Uno dei licantropi di Werewolves

Una sensazione ulteriormente amplificata dal fatto che il protagonista di Werewolves è proprio Frank Grillo, già nei capitoli due e tre del suddetto franchise, Anarchia (2014) ed Election Year (2016). Questo b-movie che recupera il mito dei licantropi parte da una premessa a dir poco improbabile, ad uso e consumo di un intrattenimento fine a se stesso: dietro la macchina da presa d'altronde troviamo Steven C. Miller, regista di b e z-movies che non è mai andato troppo per il sottile.

Werewolves: guarda che luna

Un Immagine Di Werewolves
Una scena d'azione di Werewolves

La trama di Werewolves è ambientata a un anno di distanza da un evento - per usare un eufemismo - a dir poco traumatico, ovvero il verificarsi di una superluna la cui luce lunare ha trasformato gli esseri umani direttamente esposti in lupi mannari affamati e insaziabili. Ora il medesimo evento è di nuovo alle porte e i sopravvissuti vogliono evitare un'altra carneficina, asserragliandosi e barricandosi all'interno delle loro case, nella speranza che nel frattempo il governo trovi una miracolosa cura prima dell'ora X.

La storia si concentra principalmente sul personaggio di Wesley Marshall, ex soldato dell'esercito nonché biologo molecolare, che vive con la cognata Lucy - rimasta vedova - e la figlia di lei, Emma. L'uomo pensa di aver realizzato un vero e proprio fortino per loro, giacché non potrà difenderle in prima persona in quanto attivamente coinvolto negli studi sulla cura, in una base militare nel cuore della città. Quando qualcosa va storto, Wesley si troverà a lottare non soltanto per la sua sopravvivenza, ma anche per quella di coloro che ama.

Licantropus, la recensione: lo speciale Marvel è un ululato di creatività Licantropus, la recensione: lo speciale Marvel è un ululato di creatività

Attenti al lupo

Una Scena Di Werewolves
La caccia è aperta in Werewolves

Non stiamo a scomodare i classici sulla licantropia come L'ululato (1981) e Un lupo mannaro americano a Londra (1981) e non paragoniamo nemmeno una piccola saga cult quale è stata Licantropia. L'operazione più accostabile è così il Dog Soldiers (2022) di Neil Marshall, che rimane in ogni caso superiore sia per ritmo e violenza che per costruzione della storia e dei relativi personaggi.

Ovviamente Miller non è il Neil Marshall dei tempi d'oro e qua, complice la sceneggiatura di Matthew Kennedy, firma un film che a tratti si prende fin troppo sul serio, con il dramma che caratterizza il passato di personaggi principali e secondari e quella missione sacrificale che si risolve in un epilogo a dir poco improbabile, con un lieto fine ben più che forzato - e chiuso con un taglio netto - che potrebbe anche aprire le porte a un'ipotetica continuazione.

Mostri e uomini

Si Lotta Per Sopravvivere In Werewolves
Frank Grillo e la famiglia da proteggere

La trasformazione in lupi mannari, realizzata tramite un mix di effetti digitali e trucco prostetico, è di discreta fattura e lo stesso character design di questi lupacchiotti muta(n)ti si rifà a un immaginario relativamente archetipico, senza particolare ispirazione ma nemmeno senza scadere nel ridicolo involontario. La parola chiave è azione senza sosta, con i continui assalti da parte di questi giganteschi e pelosi predatori dai denti aguzzi che mettono a repentaglio l'incolumità di chiunque si trovino davanti, con tanto di suggestioni home-invasion quando ci si sposta tra le quattro mura della pur combattiva cognata con figlioletta annessa.

Frasi fatte e stereotipi assortiti affossano il climax, con ritmo e tensione che finiscono per finire in secondo piano e i difetti narrativi che prendono sempre più il sopravvento, sacrificando la coerenza in favore di un intrattenimento usa e getta che si lascia guardare esclusivamente per via del suo protagonista. Frank Grillo è ancora una volta l'eroe di cui avevamo bisogno, muscoloso e coraggioso (quasi sessant'anni portati divinamente) e con un carisma da uomo d'azione che non passa certo inosservato.

Conclusioni

Quando i lupi mannari sono grossi e cattivi ma hanno un olfatto che funziona a corrente alternata, la sceneggiatura mostra tutti i suoi limiti, con molte forzature pensate appositamente per preparare la resa dei conti finale tra l'energico Frank Grillo e il più ostinato dei licantropi. Werewolves è un b-movie a tema luna piena sin troppo elementare, che a tratti sembra prendersi sul serio e altrove non ha paura di scadere nel ridicolo involontario. Personaggi bidimensionali in una storia vista e rivista, che guarda dichiaratamente alla premessa di The Purge debitamente modificata, potente almeno contare su discreti effetti speciali e trucco irsuto ad hoc.

Movieplayer.it
2.5/5
Voto medio
N/D

Perché ci piace

  • Frank Grillo è l'action-hero ideale per tutte le occasioni.
  • Discreti effetti speciali nella realizzazione dei licantropi.

Cosa non va

  • Personaggi secondari di poco conto.
  • Sceneggiatura carica di forzature e improbabile.
  • La debole e impersonale regia di Steven C. Miller.