Warfare - Tempo di guerra: 5 motivi per vedere il film di Alex Garland e Ray Mendoza

Warfare - Tempo di guerra è un war movie particolare e interessante che racconta i conflitti armati con crudezza e realismo. Ecco 5 motivi per vederlo al cinema. Dal 21 agosto grazie a I Wonder Pictures.

Una scena di Warfare - Tempo di guerra
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Un gruppo di soldati, un'unità Navy Seal, occupa la casa di una famiglia irachena, con il compito di tenere sotto controllo alcuni movimenti sospetti in un territorio spesso teatro di atti di violenza contro l'esercito statunitense. Un'interminabile attesa che verrà spezzata dallo scoppio di una violenza incontrollabile e devastante. Tratta direttamente da un'operazione militare realmente effettuata, Warfare - Tempo di guerra è una pellicola diretta da Alex Garland e Ray Mendoza, e arriverà nelle nostre sale grazie ad I Wonder Pictures dal 21 agosto, costituendo una delle uscite sicuramente più particolari e interessanti di quest'anno. In questo articolo vi spiegheremo in 5 punti perché non dovreste perderla, specialmente se siete amanti del cinema d'azione e di guerra.

1. Per i suoi registi

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Una scena del film

L'anno scorso avevamo apprezzato Alex Garland per Civil War, molto più di un semplice film di guerra. Anche questa volta, nel raccontare la violenza e le atrocità del conflitto armato, il regista e sceneggiatore britannico sceglie di lavorare insieme a Ray Mendoza, già suo consulente per la messa in scena di azioni militari in quanto ex Navy SEAL e veterano della guerra in Iraq. Da questo sodalizio non poteva che nascere di nuovo qualcosa di interessante, qualcosa che di certo su grande schermo abbiamo visto diverse volte ma che in questo film trova un modo originale di essere raccontato, senza vene romantiche e in alcun modo nostalgiche.

2. Per il suo estremo realismo

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I soldati nel pieno dell'azione

E qui veniamo al secondo punto, perché grazie alla visione esperta di Mendoza e alle testimonianze dei soldati che parteciparono realmente all'azione sul campo, in Warfare - Tempo di guerra è presente un realismo che difficilmente ritroviamo in altri film. Dalle interminabili attese alle chiacchiere sommesse dei soldati in appostamento, fino allo scoppio dell'azione che porta ad un escalation di violenza che non risparmia allo spettatore dettagli anche molto crudi. Scene esplicite che però sono costruite senza alcuna morbosità, che hanno l'unico scopo di mostrare la crudezza di una battaglia sul campo e il dolore e la devastazione che porta con sé. Non ci sono né vincitori né vinti, tutti soffrono, tutti perdono.

3. Per l'assenza di colonna sonora

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Un momento di Warfare - Tempo di guerra

Un elemento sicuramente interessante è costituito dalla totale assenza di colonna sonora. Sono diversi i grandi registi che nella storia del cinema hanno accantonato l'accompagnamento musicale per dare risalto a suoni, dialoghi e situazioni. Da Hitchcock ai fratelli Coen, questa particolare scelta ha contraddistinto spesso lungometraggi costruiti per mantenere alte suspence e attenzione fino all'ultimo fotogramma e ci è sembrato proprio questo l'intento primario di Garland e Mendoza, che insieme imbastiscono una sceneggiatura nella quale dialoghi, silenzi, respiri, urla ed esplosioni non sono mai offuscati da altro, sottolineando allo stesso tempo quel realismo di cui abbiamo parlato prima.

4. Per l'ottimo cast di Warfare

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Joseph Quinn in una scena

Non possiamo, tra i motivi per i quali vedere il film, non citare l'ottimo cast che lo caratterizza. Dopotutto Warfare è un film corale dove ciascuno dei personaggi in campo si muove con assoluta precisione e realismo. Will Poulter (l'Adam Warlock di Guardiani della Galassia) e Joseph Quinn, l'indimenticato ed indimenticabile Eddie Munson di Stranger Things, da poco anche Torcia Umana ne _I Fantastici 4 dell'MCU, sono solo due dei tanti volti che vedrete e che, oltre la bravura, danno l'idea di un cast centrato, affiatato e partecipe.

5. Perché al cinema dà il meglio

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Una foto sul set

L'ultima delle motivazioni che vi proponiamo è forse quella più importante: perché quest'opera dà il meglio di sé al cinema. L'importanza dei dialoghi e del sonoro in presa diretta vengono indubbiamente apprezzati meglio in una sala cinematografica con un buon impianto audio e nel quale poter apprezzare gli innumerevoli dettagli che contraddistinguono ogni inquadratura, mentre la camera si sposta prima lenta poi frenetica nell'angusta struttura dove i soldati sono asserragliati. Un esempio di buon cinema che non andrebbe lasciato scappare, specialmente in tempi di guerra come quelli che stiamo vivendo.