Purtroppo la prima stagione di Vinyl non avrà un seguito. Quest'estate infatti la HBO ha infatti rinunciato alla produzione di nuove puntate della serie. Motivo in più per recuperare ora in homevideo questi 10 episodi usciti recentemente. Già, perché la serie HBO è una di quelle grandi firme, ricca di qualità musicale e cinematografica, con produttori esecutivi Mick Jagger e Martin Scorsese, regista anche del bellissimo pilot di quasi due ore, e uno come Terence Winter allo scirpt. La storia ci riporta agli anni '70, a New York City, e esplora l'ambiente di generi emergenti come punk, hip-hop e disco music, attraverso le vicende di Richie Finestra (uno straordinario Bobby Cannavale), presidente e fondatore di una casa discografica sull'orlo del fallimento, che sta cercando di risollevarne le sorti con la speranza di scoprire un nuovo sound. Tra crisi di carattere personale, decisioni lavorative fondamentali e periodici trip tra alcol e droga, il protagonista si troverà a prendere delle scelte che gli cambieranno la vita.
Una serie vintage che ricostruisce con energia esplosiva e ricchezza visiva le atmosfere di un'epoca irripetibile, e che oltre al citato Bobby Cannavale e alla bella Olivia Wilde che veste i panni di sua moglie, un'ex attrice e modella della factory di Andy Warhol, annovera un ricco cast che comprende tra gli altri Ray Romano, Juno Temple, Max Casella e Ato Essandoh. All'inizio di Vinyl Finestra sta vendendo la sua casa discografica in crisi, ma un evento traumatico gli farà riscoprire il suo amore per la musica e all'improvviso cambierà rotta, cercando di salvare la sua etichetta. Un vorticoso mix quasi classico tra sesso, droga e rock n'roll, ma soprattutto un'immersione nella migliore musica dell'epoca con una selezione ricchissima e di gran qualità.
Video d'epoca: quando il girato digitale si trasforma in pellicola
Come detto, è possibile ora scoprire (o riscoprire) questa prima stagione di Vinyl grazie all'uscita homevideo, disponibile anche in alta definizione con il blu-ray distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia. La confezione è un'amaray che contiene quattro dischi sui quali sono distribuiti i 10 episodi. L'aspetto più importante e folgorante dell'edizione è il video: dimenticate le immagini nitide, pulite e digitali di tutti i prodotti recenti. Eppure il girato è in digitale: cosa è accaduto dunque? Che è stato elaborato per sembrare praticamente un girato in pellicola e dare al quadro grinta, ruvidezza e la classica patina d'epoca. Siamo di fronte pertanto a un quadro volutamente sporco e squisitamente granuloso, che il blu-ray replica in modo magistrale. Un look che proietta lo spettatore dritto negli anni Settanta, perché quella grana aggiunta in post produzione eppure così naturale, esalta ancora più gli abiti dell'epoca, le scenografie, le ambientazioni, ma soprattutto rende giustizia a una fotografia che regala un croma forte, intenso, quasi elettrico. Tutto questo conservando un dettaglio eccellente, ottimo in quasi tutti i frangenti, e che inevitabilmente lascia spazio a una dolce morbidezza nelle scene più buie e in quelle di locali dalla illuminazione regolare, tra fumo e polvere che sembra di poter toccare, tra neon e ombre che palpitano e regalano emozioni. Se qui la definizione sembra in qualche modo più scialba, è solo per conservare la genuinità di un'immagine che è allo stesso tempo un realistico tuffo nel passato, ma anche una versione onirica del trip del protagonista.
Audio: bombardati dalla musica, ma in originale c'è più sound
Vinyl, come è facile immaginare, contiene tanta ma tanta musica, che si tratti di concerti, provini e esibizioni in qualche locale. Fondamentale dunque l'apporto dell'audio, che se in originale vanta una traccia lossless DTS HD Master Audio 5.1, in italiano propone un DTS 5.1 buono ma ovviamente non al livello della traccia inglese. Proprio nella riproduzione delle canzoni, comunque avvolgente e piacevole, nell'ascolto in originale c'è la sensazione di un timbro più convincente e di un apporto incisivo di tutti i diffusori. Per il resto anche la traccia nostrana se la cava egregiamente: a parte i dialoghi sempre impeccabili, va segnalata una cospicua dose di bassi, sparati in occasione di certe musiche ma anche dell'evento catastrofico che fa da culmine al pilot. Insomma, subwoofer ben presente e messo sotto pressione nelle poche occasioni in cui è chiamato in causa in una serie che per gran parte della durata è invece per ovvi motivi decisamente sbilanciata sull'asse anteriore. Da segnalare, nella traccia italiana, la presenza di sottotitoli anche durante le canzoni, un aspetto utile e lodevole per chi non mastica bene l'inglese e vuol comunque capire il nesso tra la musica e gli eventi che scorrono sullo schermo.
Extra: un dietro le quinte e le "spiegazioni" di Terence Winter
Il reparto dedicato agli extra è solo discreto. Purtroppo c'è da dire che i tre commenti audio presenti (si trovano per gli episodi 2.3 e 8) non sono sottotitolati, cosa che ovviamente ne limita la fruizione. Per il resto, tutto sottotitolato in italiano, troviamo delle brevi featurette che fanno da preview agli espisodi e soprattutto quelle denominate Inside the episodes (ci sono per tutti meno che per l'episodio 3, chissà perché) nei quali Terence Winter riepiloga l'episodio e ne illustra alcuni temi. Sono featurette dalla durata totale di circa 34 minuti, da non guardare prima della visione dell'episodio perché inevitabilmente ricche di spoiler. E per chiudere, nel disco 4, Making Vinyl, un contributo di 18 minuti e mezzo che offre molti dietro le quinte conditi da varie interviste a membri di cast e troupe e nelle quali compare anche Martin Scorsese. Si tratta in sostanza di uno sguardo generale sulla serie, con particolare attenzione al design per riprodurre costumi e atmosfere degli anni Settanta.