Un film diviso in due e i tratti romantici di una commedia che avrebbe anche delle buone vibrazioni. Vedendo Vicini davvero di Patricia Font, approdato su Netflix, ci rendiamo conto quanto il film sia costruito su immagine e somiglianza del pubblico streaming. Una visione innocua, effimera, molto poco impegnativa, eppure efficace nel cosmo narrativo che rappresenta. La tipica rom-com dell'imprevisto e dell'inaspettato che, secondo i canoni, si tramuteranno invece in qualcosa di estremamente conosciuto e, se vogliamo, confortante. L'idea, come detto, ci sarebbe e sarebbe solida, anche perché il soggetto non è originale, essendo Vicini davvero il remake spagnolo di Un po', tanto, ciecamente, commedia francese (nemmeno a dirlo) di Clovis Cornillac del 2015.
La sensazione di deja-vù è quindi effettivamente palese, nonostante l'opera di Font spinga molto di più sul fattore romantico, e sul disaccordo emotivo tra i due personaggi. Va da sé che il calderone streaming, in qualche modo legato ancora ai generi (spunto di riflessione), viene spesso e volentieri rimpinzato di film romantici e/o thriller (i generi che vanno per la maggiore), e i toni di Vicini davvero, come detto, sono perfetti per il medium in questione. Dall'altra parte il problema principale risiede nell'estrema frivolezza che trascende nell'artificiale, facendo perdere al film il necessario trasporto.
Vicini davvero e l'amore dietro un muro
Certo, sono dettagli relativi se poi lo scopo di tali produzioni altro non è che l'intrattenimento più liscio che ci sia: un'ora e mezza abbondante per un tira e molla che si sarebbe potuto concludere con la metà del tempo, eppure allungato per creare una conflittualità solo apparente. Del resto in Vicini davvero è tutto messo a fuoco, tutto è vivido, tutto è a colori. La protagonista è Valentina, interpretata dalla popstar spagnola Aitana (scommettiamo sul successo del film, almeno in terra iberica) che si è appena trasferita in un nuovo appartamento, insieme al suo pianoforte. Sta preparando un'importante esibizione, ma deve vedersela con David (Fernando Guallar), il vicino di casa. Vive con il suo gatto, di lavoro fa lo sviluppatore di videogiochi e, soprattutto, mal tollera la compagna umana. E mal tollera i rumori - compresi i suoni - che provengono dall'appartamento di Valentina. Come andrà a finire? Esatto, avete indovinato...
Una rom-com dall'intrattenimento facile
Sì, perché in Vicini davvero tutto va come deve andare. Niente storture, niente guizzi, niente di niente. Tutto inizia e finisce come ci aspetteremo, per una forma narrativa che non si sforza ad andare oltre le apparenze. Sotto c'è il tema dell'incomunicabilità e c'è il tema dell'opposto che si attrae, per un misantropo chiuso in sé che verrà scalfito dall'amore inaspettato. Ecco, un film su quanto la vita sia effettivamente inaspettata nelle sue svolte, e su quanto siamo impreparati ai cambiamenti (rintanandoci nella nostra confort zone). Spunti interessanti, come è interessante la prima parte del film, giocata tanto su Valentina che su David: si conoscono tramite un muro, con la relazione che cresce andando avanti a compromessi, come due vicini che provano a sopportarsi.
Quando il muro crolla, però, la commedia sfocia nel banale e nel piatto, per una rigidità che non aiuta e che anzi finisce per canonizzare una regia che non esiste, e che sfrutta un'incessante score d'accompagnamento (oltre a cavalcare la presenza di Aitana, già attrice per Skam Espana e per la serie La nostra ultima occasione). Insomma, nulla di nuovo, nulla che possa in qualche modo essere ricordato a lungo. Del resto, è lo scopo naturale di certi titoli, da contestualizzare e comunque rispettare per l'intrattenimento che riescono ad offrire agli utenti. In chiusura, due menzioni, una positiva e una negativa: se il doppiaggio italiano è decisamente approssimativo, sono molto belli i titoli animati che aprono e chiudono il film, in questo caso accompagnati dal brano Cuando Será di Aitana.
Conclusioni
Tonalità sature e vivide per una rom-com che funziona a metà: remake di una commedia francese, Vicini davvero è un film diviso in due. La prima parte funziona, ma poi via via, per demerito di una regia senza intuizioni, finisce per sfociare in una storia ampiamente prevedibile che non sposta la lancetta dell'interesse se non immediato, e tarato per un intrattenimento velocissimo e dimenticabilissimo. Protagonista, la pop star spagnola Aitana.
Perché ci piace
- L'idea di partenza.
- La prima parte del film.
- I titoli animati.
Cosa non va
- Una buona idea che però resta in superficie.
- Tutto lineare, tutto prevedibile.
- A volte frivolo e piatto.