Nove come un multiplo del tre. Questo è lo slogan che introduce la nona edizione delle Giornate degli Autori - Venice Days, la sezione collaterale della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, al via il prossimo 30 agosto per poi terminare l'8 settembre, che ormai rappresenta un punto di riferimento per il panorama cinematografico di casa nostra. All'incontro con la stampa che si è tenuto questa mattina alla Casa del Cinema di Roma hanno partecipato Roberto Barzanti, Presidente dell'Associazione Giornate degli Autori, e il Delegato Generale Giorgio Gosetti. Promossa dalle associazioni italiane deli autori cinematografici ANAC e 100autori, le Giornate degli Autori mantengono forte la propria attenzione verso il cinema indipendente internazionale, muovendosi quest'anno su tre filoni ben precisi; il primo è lo sguardo femminile della creatività, con il progetto Women's Tales, sostenuto da un partner commerciale d'eccezione come Miu Miu, casa di moda appartenente al Gruppo Prada; il secondo è quello dedicato al Cinema Corsaro, un programma autogestito da un gruppo di cineasti dediti alla sperimentazione pura e, infine, quello legato alla riflessione sul Cinema degli Anni Zero, un dialogo a più voci sul cambiamento epocale rappresentato dalle nuove tecnologie ed in particolare dall'introduzione del digitale. Tre momenti diversi che si intrecciano ad un programma di per sé ricco, con una selezione ufficiale caratterizzata da pellicole molto eterogenee, tutte in prima mondiale, con tre opere prime.
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Che le Giornate degli Autori abbiano una specie di vocazione per la buona musica lo conferma l'opera di Stefano Pistolini, Francesco De Gregori - Finestre Rotte, fiore all'occhiello della sezione Venice Nights, spettacolare arena notturna. Pedinato e intervistato, il cantautore capitolino si racconta assieme ad altri compagni di viaggio come Giovanna Marini, Cristina Donà e Ambrogio Sparagna. "Se questa edizione avrà un senso anche dal punto di vista musicale sarà un bellissimo regalo", ha chiosato Giorgio Gosetti. Come anticipato l'attenzione alla creatività femminile sarà un tassello importante della nona edizione dei Venice Days, grazie al progetto sostenuto da Miu Miu, Women's Tales, che occuperà i primi tre giorni della rassegna; uno spazio tutto dedicato alla donna, raccontato attraverso quattro film brevi che verranno presentati dalle registe Zoe Cassavetes, Lucrecia Martel, Giada Colagrande e Massy Tadjedin e con un omaggio all'autrice sperimentale americana Maya Deren e al suo film Meshes of the afternoon datato 1943. "E' un'opprtunità che abbiamo colto con piacere - ha raccontato Stefano Cantino, Direttore Comunicazione e Relazioni Esterne del Gruppo Prada -, e che nasce da un amore vero per questa forma espressiva. Attraverso il cinema insomma vogliamo aprire un dialogo non solo estetico ma intellettuale".
"Non so se sia un lusso o una vergogna - ha esordito Giovanni Davide Maderna, regista e parte integrante del collettivo 'corsaro' -, ma il Cinema Corsaro è davvero una novità assoluta che porta a Venezia uno spicchio di cinema sperimentale". Dal 2 al 6 settembre ci sarà la possibilità quindi di curiosare tra le opere scelte autonomamente da un agguerrito ensemble di cineasti, che dedicheranno un omaggio ad Emilio Salgari, con la proiezione dei film Le Tigri di Mompracem di Ugo Gregoretti, Iolanda, tra bimba e corsara di Tonino De Bernardi e Carmela salvata dai Filibustieri di Giovanni Davide Maderna e Mauro Santini, e al compianto Corso Salani con la presentazione di Altrove, immagini dei provini a una possibile interprete protagonista del film che il regista e attore avrebbe dovuto girare prima della sua scomparsa improvvisa, avvenuta nel giugno del 2010. Ospite della conferenza anche l'on. Silvia Costa, relatrice al Parlamento Europeo per il programma Europa Creativa e rappresentante del Premio LUX, il riconoscimento che celebra l'eccellenza cinematografica del Vecchio Continente e che avrà una tappa importante proprio durante le Giornate degli Autori, con la proiezione dei tre film finalisti tra i dieci selezionati, ovvero Io sono Li di Andrea Segre, Just the wind di Benedek Fliegauf e Tabu di Miguel Gomes.