Until Dawn, la recensione: un adattamento che cambia, restando fedele

Il film di David F. Sandberg è uno di quelli che non cerca la fedeltà narrativa a ogni costo, ma riesce a riproporre lo spirito e la tensione del videogioco. In sala.

Una scena di Until Dawn: Fino all'alba

Siamo in un momento florido e fortunato per gli adattamenti da videogioco: Un film Minecraft spopola al botteghino e soddisfa il suo pubblico, a dispetto di critiche e perplessità degli altri; The Last of Us 2 catalizza l'attenzione su Sky e NOW; Devil May Cry fa parlare di sé in campo animato su Netflix. E Until Dawn arriva in sala per proseguire questa scia fortunata.

Until Dawn Fino All Alba Immagine Del Film
Una scena del film

Un adattamento che potrebbe essere accolto con scetticismo da parte di chi conosce e ha giocato la controparte videoludica, perché la sua struttura narrativa e il gameplay mal si adattano a una resa lineare, come può essere quella di un film: nel gioco per PS5 di Supermassive Games, infatti, la sopravvivenza del gruppo di protagonisti dipende dalle scelte di chi gioca e si può arrivare a fine corsa con un numero variabile di sopravvissuti. L'approccio al gioco cambia, letteralmente, la storia, sia in quanto a dinamiche tra i personaggi che a permanenza di ognuno di loro nel contesto della storia. Come renderlo su grande schermo?

Tutto in una notte nella storia di Until Dawn

La storia di Until Dawn - Fino all'alba in versione film ruota attorno a un gruppo di amici, ma soprattutto a una di loro, Clover, la cui sorella Melanie è scomparsa misteriosamente un anno prima. In occasione della ricorrenza, dell'anno trascorso da quando la ragazza è sparita, il gruppo torna nella valle remota in cui è successo e iniziano a esplorare il centro visitatori che ora appare deserto e abbandonato.

Until Dawn Fino All Alba Frame
Il gruppo di protagonisti di Until Dawn

C'è però una minacciosa presenza lì con loro, un pericoloso assassino mascherato che li uccide dopo l'altro. La fine? No, non proprio, perché i ragazzi si risvegliano nello stesso luogo, consapevoli di quanto accaduto e costretti a rivivere di nuovo la stessa notte e un incubo che si fa ogni volta più terrificante quando si rendono conto che non torneranno in vita per sempre, ma solo per un numero limitato di volte. E devono capire come sopravvivere fino all'alba per uscirne e fuggire.

Il divertimento nella morte

Un'uccisione dopo l'altra, tra morti violente ed eccessi, il regista David F. Sandberg torna all'horror dopo la parentesi di Shazam! e lo fa dimostrando gusto per il genere e le sue dinamiche di tensione: si diverte Sandberg, è evidente, al netto di qualche situazione eccessiva e sopra le righe che avrebbe potuto evitare ma non rovina l'esperienza di visione di Until Dawn. Si diverte e diverte lo spettatore, che si ritrova a non sapere mai chi e come sarà la prossima vittima, perché al killer mascherato si aggiungono espedienti diversi e vari che creano i presupposti per stupire e intrattenere.

Until Dawn Fino All Alba Fotografia
Un momento sanguinoso del film di David F. Sandberg

Un lavoro che Sandberg fa dando vita all'efficace intuizione dei suoi sceneggiatori, mettendo concretamente in scena le sequenze di morte con vivacità e varietà, affidandosi alle prove dei propri interpreti che riescono a portare su schermo in maniera più o meno convincente i rispettivi personaggi, un gruppo affiatato che svolge il proprio compito senza particolari guizzi, ma nemmeno cadute di stile. Un cast in cui va assolutamente segnalato Peter Stormare nei panni del dottor Hill, che non si limite ad aggiungere il proprio carisma, ma segna anche un forte e interessante legame col videogioco.

Cambiare per restare fedeli

Ritroviamo quindi le dinamiche di tensione derivanti dal potersi aspettare di tutto che erano presenti nel gioco e che l'espediente narrativo delle diverse iterazioni della stessa notte riescono a riprodurre anche in Until Dawn nella sua versione cinematografica. Come capita sovente in tanti adattamenti da un media all'altro, è nel cambiamento che si va a ritrovare la maggior fedeltà. Perché ogni mezzo espressivo ha le sue regole, ogni media ha diversi punti di forza e debolezze, ed è solo trovando strade diverse che si riesce a raggiungere risultati simili.

Until Dawn Fino All Alba Scena
Una scena di Until Dawn - Fino all'alba

Until Dawn lo fa e possiamo dire di essere arrivati al capolinea di questa storia con la medesima soddisfazione che avevamo provato giocando, godendoci gli easter egg e i riferimenti al gioco che ben conoscevamo, ma fruendo di una diversa incarnazione di quell'esperienza. Come dovrebbe essere.

Conclusioni

Con una struttura non lineare del videogioco a cui si ispira, il film di Until Dawn è costretto a cambiare approccio ma trova un espediente narrativo che riproduce su grande schermo l'imprevedibilità nella sorte dei personaggi e l'opportunità di mettere in scena uccisioni creative e sopra le righe (forse troppo in un paio di occasioni). Il regista David F. Sandberg si diverte nel costruire la tensione e le sequenze cruente, portando a casa un risultato più che discreto. Menzione speciale, in quanto al cast, per Peter Stormare, vero punto di contatto col gioco, che viene anche citato per gli appassionati in diversi easter egg.

Movieplayer.it
3.5/5
Voto medio
N/D

Perché ci piace

  • L'espediente narrativo delle diverse iterazioni della stessa notte, che riesce a riprodurre alcune delle dinamiche del gioco.
  • Peter Stormare e gli altri ammiccamenti al gioco.
  • La creatività nelle uccisioni...

Cosa non va

  • ... al netto di un paio di situazioni poco riuscite.
  • Non tutti i membri del cast sono allo stesso livello, ma come gruppo funzionano.