Uccidimi, tesoro!, la recensione: una buona idea per una black comedy pasticciata

La recensione di Uccidimi, tesoro!: una crisi di coppia rivista in chiave black nell'altalenante film polacco con Mateusz Banasiuk e Weronika Książkiewicz. In streaming su Netflix.

Uccidimi, tesoro!, la recensione: una buona idea per una black comedy pasticciata

Dalla Polonia con furore. Sceneggiatura schematica, black humour, colori saturi, riflessione soffusa su quanto oggi i sentimenti siano direttamente legati ai bisogni economici. L'individualità, anche nella coppia. Ed è una coppia, sull'orlo dell'esplosione, il pretesto che accende Uccidimi, tesoro! del polacco Filip Zybler. Ve lo diciamo, nella sua spudorata esagerazione, la commedia, che romantica non è, ha una sua inaspettata ragione d'esistere, almeno a giudicare dallo scarno soggetto. Tutto è affettato alla buona, ma nell'offerta streaming, in piena visione rilassata, il film di Zybler riesce a ritagliarsi uno discreto spazio, calcando un'idea narrativa decisamente interessante, e non banale.

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Uccidimi, tesoro!: una scena del film

Dall'altra parte, il film, disponibile in streaming su Netflix, allarga il prospetto verso altre produzioni europee: una chiave editoriale ben precisa che, tra flop e top, continua a riscuotere successo. Infatti, Uccidimi, tesoro! sembra disegnato seguendo le intuizioni dell'algoritmo, pronto per essere visto e divorato dal pubblico casalingo. Niente di memorabile, ovvio, e spesso pasticciato (molto pasticciato), ma nella miriade di titoli simili, quello di Filip Zybler non ha la presunzione di prendersi sul serio. E questo è giù un discreto punto a favore.

Uccidimi, tesoro!, la trama: un gratta e vinci (s)fortunato

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Uccidimi, tesoro!: Mateusz Banasiuk in una scena del film

La trama di Uccidimi, tesoro! potremmo riassumerla letteralmente in una riga. Proviamo però a girarci attorno, dando un contesto alla sceneggiatura scritta da Hanna Węsierska: in una Varsavia ultra-pop, una moglie e un marito, interpretati da Mateusz Banasiuk e Weronika Książkiewicz (scopriamo essere delle star in Polonia), con un buon lavoro (ma sono in attesa di una promozione che potrebbe cambiargli la vita) e una buona complicità (minata da una latente crisi in arrivo), vincono casualmente una cifra spropositata ad un gratta e vinci. Ciò che potrebbe farli svoltare, si rivelerà invece il peggiore degli incubi: implicitamente, vorranno tenere uno per sé la fortunata vincita. Come fare? Semplice, provare a farsi fuori a vicenda. Ma è davvero così? Oppure è la nostra percezione, che accende una rivalità di coppia portata all'estremo?

Una crisi di coppia a tinte black

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Uccidimi, tesoro!: Weronika Ksiazkiewicz e Mateusz Banasiuk in una scena del film

Su questo gioco, portato avanti per novanta minuti, Filip Zybler costruisce l'intero film: coltelli, carne al sangue, piante velenose. Uccidimi, tesoro!, più che rivelarsi scorretto, rivede in chiave umoristica le nevrosi di coppia, estremizzate da un pretesto che, alla lunga, passa in secondo piano. Il problema principale, dietro la buona idea, sta nella sceneggiatura alla lunga sfilacciata. Come dire? Iniziare bene, finire male. Se il gioco è bello quando dura poco, Uccidimi, tesoro! sembra non saper concludere a dovere l'idea lanciata, sfruttando l'umorismo dei personaggi di contorno (i classici amici che fanno da spalla, interpretati da Agnieszka Więdłocha e da Piotr Rogucki) come traino comico (rivelandosi però fondamentali nella struttura del film).

Ma la comicità in questione non è mai mordace, né originale. A mezz'ora dalla fine, i dubbi della coppia sembrano andare avanti senza continuità di forma, conseguentemente alla nostra distrazione che aumenta inevitabilmente. Tuttavia, se di contesto e pretesto abbiamo parlato, Uccidimi, tesoro!, dal ritmo sbilenco, offre una riflessione contemporanea su quanto le emozioni siano depotenziate dalla scarsa propensione alla comunicazione. Basterebbe poco per i protagonisti, basterebbe un punto d'incontro. Invece, l'egocentrismo dei due, sfruttato da Zybler, confonde e acceca, facendo perdere di vista la verità delle cose. A proposito: il finale, in questo caso, è abbastanza emblematico. Non ve lo riveliamo di certo, tuttavia finisce per ribaltare il senso stesso della commedia. Una buona trovata, o forse l'unica possibile.

Conclusioni

Svolgimento indeciso, idea iniziale interessante: affrontare le nevrosi di coppia tramite una estremizzazione che arriva da una vincita inaspettata. Come scritto nella recensione di Uccidimi, tesoro!, il film polacco non riesce mai ad essere esaustivo nella sua scorrettezza, perdendo le buone suggestioni iniziali. Per una visione rilassata, e senza pretese.

Movieplayer.it
2.5/5
Voto medio
4.8/5

Perché ci piace

  • L'idea principale.
  • Una nevrosi di coppia estremizzata.

Cosa non va

  • Inizia bene, ma non sa finire a dovere.
  • Una certa artificiosità a livello interpretativo.
  • Mai del tutto scorretto o graffiante.